Formazione

Giornata mondiale dell’acqua

Al via le celebrazioni e gli appuntamenti per la Giornata mondiale sull'acqua. Dopo il Forum alternativo di Ginevra, le Nazioni Unite lanciano la campagna "Acqua per la vita 2005-2015"

di Giulio Leben

Concluso il 20 marzo a Ginevra il 2° Forum Alternativo Mondiale dell’Acqua, si celebra oggi la Giornata mondiale dell’acqua. L’Unicef e la Fao hanno diffuso dati importanti per sensibilizzare i popoli di tutto il pianeta sull’importanza dell’acqua e sulla necessità di non sprecare un bene tanto essenziale. Con la Giornata mondiale dell’acqua partirà inoltre il Decennio internazionale per l’azione “Acqua per la vita 2005-2015” lanciato dalle Nazioni Unite per portare acqua pulita e servizi igienici di case nelle case e nelle scuole di tutto il mondo. Dal rapporto 2005 dell’Unicef su “La condizione dell’infanzia nel mondo” emerge che un pozzo a pompa manuale, poche bustine di disinfettante da usare in casa e l’abitudine di lavarsi le mani sarebbero misure sufficienti per migliorare le condizioni di vita di 400 milioni di bambini, circa un quinto della popolazione infantile mondiale, che sono privi della quantità di acqua potabile necessaria per vivere. Il 21% dei bambini dei paesi in via di sviluppo soffre di una grave carenza d’acqua e non ha fonti sicure di approvvigionamento idrico a meno di 15 minuti di cammino da casa. In ogni parte del mondo la scarsità di acqua pulita si accompagna ad alti tassi di mortalità infantile. Nell’Africa sub-sahariana un bambino su cinque non arriva a compiere 5 anni e il 43% dei bambini consuma acqua contaminata. “Per questi motivi” ci dice Guido Barbera, presidente Cipsi, “è importante l’impegno di tutti perché l’acqua venga considerata un diritto per tutti. A tale scopo” aggiunge Barbera “abbimao intenzione di costituire una Fondazione in Italia per il sostegno e la garanzia dell’acqua potabile”. Dopo Ginevra ?Riaffermiamo? si legge nella Dichiarazione finale del Forum ?la nostra solidarietà a tutti coloro che nei differenti continenti soffrono le conseguenze della mancanza d?acqua potabile? e nel contempo identifichiamo che la priorità del nostro impegno è quella di ?escludere l?acqua dalla sfera del commercio e delle regole del mercato, in particolare dagli accordi del commercio multilaterale o bilaterale (AGCS) e dalle istituzioni finanziarie internazionali?. Per sottrarre l?acqua agli attuali processi di mercificazione e di privatizzazione della gestione, il secondo impegno contenuto nella Dichiarazione finale è la riconferma dell?intuizione sancita nella Dichiarazione finale del 1° Forum Mondiale dell?Acqua di Firenze, che l?acqua è un diritto umano inalienabile e che diventa pertanto urgente e prioritario l?impegno del Movimenti per ottenere ?un riconoscimento formale (status) dell’acqua?, a livello mondiale che ?garantisca la gestione completa del ciclo dell’acqua, che impedisca l’appropriazione da parte di chiunque di questo soggetto; per garantire la responsabilità comune e assicurare la sua gestione ed il suo controllo da parte di un’autorità pubblica fondata su un potere politico legittimo, sottomesso alle regole della democrazia?. Il piano di Azione per il perseguimento di questi obiettivi è contenuto nei 4 Documenti conclusivi delle sessioni tematiche – l?acqua come diritto umano; l?acqua come bene comune, il finanziamento collettivo dell?accesso all?acqua; la gestione democratica dell?acqua a tutti i livelli – che sono stati sottoposti alla approvazione della ?Assemblea finale? e che saranno pubblicati nei prossimi giorni sul sito, perché in fase di redazione. L?Assemblea conclusiva del Forum di Ginevra ha inoltre approvato tre risoluzioni che contribuiscono a mettere a fuoco atteggiamenti prevalenti sul piano dei comportamenti ed a condannare alcune politiche che contribuiscono a radicalizzare la cultura di mercificazione dell?acqua. La prima è stata presentata dal collettivo delle Donne e denuncia ?che sebbene esse abbiano la responsabilità fondamentale della distribuzione dell?acqua in molti paesi del Sud e portino sulle proprie spalle il carico quotidiano di approvvigionamento della comunità, tuttavia sono le ultime a poter gestire e decidere sull?acqua?. La seconda risoluzione presentata dalla delegazione della Bolivia ha chiesto il sostegno in vista della costituzione di un Tribunale per giudicare i comportamenti condannabili delle imprese private che si appropriano del ?bene acqua? ed in particolare l?Assemblea ha denunciato il comportamento delle seguenti imprese particolarmente: Suez-Ondéo, Véolia, Nestlé, Abengoa, e Bechtel?. Infine è stata approvata una risoluzione da parte della ?Coordinadora del Agua y la Vida? del Brasile con la quale ?FAME 2005 condanna il comportamento di alcune Agenzie Governative di cooperazione governativa come la GTZ (Germania), che promuove ed esercita pressione sui governi dei paesi in via di sviluppo affinché adottano delle modalità di ?gestione privata? dell’acqua?. Link utili:

  • Forum alternativo mondiale dell’acqua
  • Cipsi
  • Contratto Acqua

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