Mondo
Argentina: Baseotto continua (gratis) a dire messa
Il vescovo castrense che minacciò il ministro della Salute di ''legargli una pietra al collo e gettarlo in mare'' non riceverà più i 5mila dollari al mese di paga dal governo Kirchner
di Paolo Manzo
Il vescovo castrense, monsignor Antonio Baseotto potra’ dire messa in una cappella militare, gratis. Lo ha chiarito il ministro degli Esteri argentino Rafael Bielsa, che ha cosi’ risposto indirettamente al portavoce del Papa, Joaquin Navarro Valls, che sabato aveva criticato la decisione di Buenos Aires di ”licenziare” Baseotto.
La revoca dell’incarico e’ una decisione puramente amministrativa ”e non limita l’attivita’ pastorale” del religioso, ha precisato ancora Bielsa.
L’Episcopato argentino ha risposto ritenendola ”una notizia molto buona”.
Baseotto potra’ dunque celebrare nella cappella ”Stella Maris”, sede del vescovado castrense. Ma non potra’ farlo a pagamento ”perche’ non e’ un funzionario dello Stato”, ha sottolineato il ministro.
Il ”licenziamento” prevede infatti anche la misura della sospensione dello stipendio mensile. Oggi il ministro degli Esteri fara’ una relazione al Vaticano sulla rimozione di Baseotto.
La polemica era scoppiata quando il vescovo aveva criticato duramente le posizioni a favore della legalizzazione dell’aborto espresse dal ministro della Salute Gines Gonzalez Garcia, dichiarando che bisognava ”legargli una pietra al collo e gettarlo in mare”.
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