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Iraq: la coalizione dei volonterosi perde i pezzi

Dei trentasei Paesi che facevano parte della "coalizione dei volenterosi" guidata dagli Stati Uniti nella campagna militare in Iraq, undici hanno gia' ritirato i rispettivi contigenti. Dei venticin

di Paul Ricard

Dei trentasei Paesi che facevano parte della “coalizione dei volenterosi” guidata dagli Stati Uniti nella campagna militare in Iraq, undici hanno gia’ ritirato i rispettivi contigenti. Dei venticinque rimasti, quattro hanno deciso di ritirarsi nei prossimi mesi. Il presidente americano, George W. Bush, rispondendo oggi alla domanda di un giornalista che sollevava dubbi sulla tenuta della coalizione, ha risposto: “E’ esattamente il contrario. La coalizione e’ tenuta insieme dal coraggio del popolo iracheno”. Una precisazione nata dalla dichiarazione del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che aveva auspicato per settembre l’avvio del ritiro del contingente italiano. I Paesi impegnati con contingenti in Iraq, in ordine di consistenza: Gran Bretagna, Corea del Sud, Italia, Romania, Giappone, Danimarca, El Salvador, Australia, Georgia, Azerbaigian, Mongolia, Lituania, Lettonia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Albania, Estonia, Armenia, Macedonia, Kazakhstan, Singapore. La Moldova ha annunciato la sua partecipazione. I Paesi che hanno annunciato il ritiro: Polonia (entro luglio), Olanda (aprile), Bulgaria (dicembre), Ucraina (ottobre). I Paesi che hanno gia’ ritirato il proprio contingente: Spagna, Portogallo, Norvegia, Ungheria, Repubblica Dominicana, Honduras, Nicaragua, Filippine, Thailandia, Nuova Zelanda, Tonga.


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