Welfare

Argentina: Massera non è processabile per crimini perché… pazzo

L'ex ammiraglio capo di stato maggiore della Marina Militare all'epoca della dittatura del 76-83, oggi 80enne, è stato ritenuto incapace di intendere e di volere. Faceva parte della P2

di Paolo Manzo

L’ex ammiraglio Emilio Massera, membro della prima giunta di governo della dittatura argentina (che sparse il terrore tra il 24 marzo 1976 e il 1983 nel Paese del tango) nonché capo di stato maggiore della Marina Militare, sarebbe afflitto da una grave forma di demenza. Questo almeno rileva da un rapporto preparato da esperti medici della Corte suprema. La perizia contro Massera, uno dei più feroci repressori della dittatura argentina, era stata chiesta dopo che tre magistrati che istruivano processi nei suoi confronti avevano deciso di sospenderli per il degrado delle condizioni di salute dell’imputato. I pm Maria Romilda Servini de Cubria e Guillermo Torres avevano processato l’ex leader della Marina Militare argentina nell’ambito di cause riguardanti la sottrazione di minori a donne detenute e uccise nei centri di tortura della dittatura, mentre il pubblico ministero Sergio Torres si occupava della scomparsa di due cittadini dell’ex Germania Ovest. La perizia afferma che l’ex ammiraglio, che quest’anno compie 80 anni, avrebbe “un modo di pensare ritardato” e “una forte diminuzione della capacità di elaborare concetti complessi”. Per questo motivo non potrà essere sottoposto a procedimento giudiziario. Una beffa per chi, da anni, lo vuole sul banco degli imputati. Massera è assurto alle cronache italiane anche per essere stato un membro di rilievo della loggia P-2. La cosa non deve stupire se si considera che Gelli fu nominato all’epoca addetto commerciale dell’Ambasciata argentina a Roma e che il “gran maestro” ottenne l’adesione alla P2, oltre che di Massera, anche di Lopez Rega e del generale Carlos Suarez Mason…


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA