Formazione

Fvg: Protocollo Regione-Caritas per l’impiego di badanti

E' un progetto pilota per favorire l'incontro tra domanda e offerta, per la ricerca e la selezione del personale piu' qualificato, per la formazione e la ricollocazione

di Benedetta Verrini

La Regione Friuli Venezia Giulia avviera’, assieme alle Caritas diocesane e a Italia Lavoro, un progetto pilota per favorire l’incontro tra domanda e offerta di badanti, per la ricerca e la selezione del personale piu’ qualificato, per la formazione e la ricollocazione professionale di queste figure sempre piu’ richieste dalle famiglie. Lo prevede un Protocollo d’intesa firmato a Trieste, nella sede della Presidenza della Regione, dall’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione professionale Roberto Cosolini con i responsabili delle Caritas diocesane e di Italia Lavoro, l’agenzia del ministero del Welfare per le politiche attive del lavoro.         Con il Protocollo firmato si avvia l’attuazione sperimentale della legge 24 del 2004, approvata nell’ottobre scorso dal Consiglio regionale, con la quale sono state introdotte norme per “Interventi per la qualificazione e ilsostegno dell’attivita’ di assistenza familiare”. La Giunta regionale aveva d’altra parte in precedenza gia’ definito l’ordinamento didattico del “Percorso formativo per il conseguimento di competenze minime nei processi di assistenza alla persona”.     Si prevede di costituire un Comitato di coordinamento, che avra’ il compito di delineare le linee programmatiche, le potenziali sinergie e di esercitare la supervisione sul progetto. Il passo successivo sara’ l’apertura di sportelli distribuiti sul territorio del Friuli Venezia Giulia.     La Regione si impegna in particolare a sostenere l’inserimento dell’attivita’ di assistenza familiare nel contesto dei servizi sociali territoriali gestiti da Province, Comuni, Aziende sanitarie e associazioni, oltre a promuovere le azioni di formazione professionale e aggiornamento, non solo per aumentare le competenze delle badanti ma anche per migliorare la loro conoscenza della lingua italiana.     A sottoscrivere il Protocollo sono stati, oltre ai responsabili delle Caritas delle quattro Diocesi regionali, anche monsignor Dino Pistolato, direttore della Caritas del Patriarcato di Venezia, che ha avviato dal giugno scorso un analogo progetto “Occupazione e servizi alla persona” in collaborazione con il ministero, con Italia Lavoro e con la Regione Veneto.   


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