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Onu: firmato trattato contro traffico di armi

È un'appendice alla Convenzione contro il crimine transnazionale. Ma deve ancora entrare in vigore...

di Gabriella Meroni

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dato il via libera a un trattato contro il traffico illecito di armi. Il documento contiene una serie di norme che, se mai entreranno in vigore, dovrebbero impedire le vendite irregolari: su ogni arma dovra’ essere impresso il numero di matricola e il luogo di fabbricazione, cosi’ che sia sempre possibile rintracciarne i proprietari. Inoltre, ogni paese dovra’ varare leggi sulle procedure di importazione e esportazione che obblighino le armerie a tenere registri, da conservare per dieci anni, non solo sulle armi, ma anche su pezzi di ricambio e munizioni.
Tutti i governi saranno tenuti a inserire nel proprio codice penale il reato di fabbricazione e vendita illecita di armi.

Il trattato e’ un’appendice alla Convenzione contro il crimine transnazionale, firmata in novembre, nella quale i 189 stati membri dell’Onu si sono impegnati nella lotta contro il traffico di droga e di essere umani e contro il riciclaggio di denaro. Per entrare in vigore, dovra’ essere firmato e ratificato da almeno 40 paesi, tra il primo luglio e il 12 dicembre del 2002; nonostante sia stato approvato all’unanimita’, pur senza voto formale, gia’ molte voci discordi si sono levate e si teme che le rigide regole resteranno lettera morta.

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