Cultura
Eritrea: l’appello disperato di Unicef
Centinaia di migliaia di persone a rischio per la siccità che sta devastando il raccolto agricolo del Paese africano
L’Eritrea ha un disperato bisogno di assistenza per evitare un’ulteriore aggravamento della diffusa sottoalimentazione causata dalla mancanza di adeguate scorte alimentari, resa ancor piu’ drammatica dalla circostanza che il Paese sta vivendo il quarto anno consecutivo di siccita’.
E’ l’appello lanciato dall’Unicef, di cui riferisce l’Irin, agenzia regionale semiufficiale dell’Onu. ”Occorre muoversi subito -dice Christian Balsey Olesen, responsbile dell’Unicef in Eritrea- altrimenti nella seconda meta’ dell’anno la crisi alimentare sara’ spaventosa e diffusa: agire immediatamente evitera’ anche i costi aggiuntivi che certamente comporterebbe l’arrivo di un enorme numero di persone negli ospedali, bisognosi di cure per le conseguenze della mancanza di cibo”.
Sempre secondo l’organizzazione Onu per l’infanzia, in tutte e sei le regioni eritree la sottoalimentazione riguarda almeno il 10 per cento della popolazione, ed il 15 in tre di esse. Particolarmente toccati i gruppi piu’ vulnerabili quali donne incinte e neonati, circa il 40 per cento dei quali e’ -sempre stando ai dati Unicef- da considerare sottoalimentato. Molto grave anche il problema dell’acqua. Almeno 120.000 persone (su una popolazione che non arriva a quattro milioni) dipendono totalmente dai rifornimenti che giungono loro abbastanza fortunosamente con camion cisterne.
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