Welfare

Nuove minacce di sanzioni contro la Serbia

L'alto rappresentante della Comunità internazionale in Bosnia Ashdown minaccia sanzioni contro Serbia per la sua non collaborazione con il Tpiy

di Joshua Massarenti

L’Alto rappresentante della comunita’ internazionale in Bosnia Paddy Ashdown ha annunciato oggi nuove sanzioni contro la Republika Srpska (Rs, entita’ a maggioranza serba di Bosnia) se mancheranno risultati concreti nella collaborazione col Tribunale penale internazionale per l’ex Jugoslavia (Tpiy). Ashdown, citato dall’agenzia Fena, ha accusato il primo ministro di Belgrado, Vojislav Kostunica, di essere il responsabile della mancata collaborazione della Rs col Tpi. In Serbia e Montenegro, ha detto Ashdown, alcuni sono interessati a collaborare con la Rs per arrestare i ricercati per crimini di guerra, ma altri si oppongono a questo processo. Kostunica lo sa, ha detto Ashdown ed ha ricordato che anche Belgrado, come la Rs, ha l’obbligo di arrestare i criminali di guerra. Al termine dell’incontro col presidente della Rs Dragan Cavic a Banja Luka, Ashdown ha sottolineato che sulla strada dell’integrazione in Europa la Bosnia deve affrontare due questioni chiave, la collaborazione col Tpiy e la riforma delle forze di polizia. Tra dieci settimane, ha detto Ashdown, la Bosnia potrebbe entrare nel Partenariato per la pace della Nato ed avviare le trattative per l’accordo di stabilizzazione ed associazione all’Ue, riducendo cosi’ il ruolo della comunita’ internazionale nel Paese. ”Se non sfrutteremo quest’occasione – ha detto – la Bosnia non avra’ piu’ un futuro cosi’ e il rischio di essere il buco nero dei Balcani diventera’ realta”’. In questo caso, ha aggiunto l’Alto rappresentante, la comunita’ internazionale resterebbe presente in Bosnia ma non come partner, bensi’ come chi dirige e controlla. La Rs deve consegnare al Tpiy i criminali di guerra, ha ribadito Ashdown ed ha aggiunto che ”in assenza di risultati concreti, non avro’ un’alternativa se non quella di intraprendere nuove misure”. Dopo aver mandato a casa 59 funzionari della Rs nel giugno del 2004, Ashdown lo scorso dicembre ne ha destituiti altri nove, per lo piu’ ufficiali di polizia, per i quali, ha detto, ”ho buoni motivi per credere che aiutassero i ricercati per crimini di guerra e la loro rete di sostegno”. Per protesta contro il ‘diktat’ dell’Alto rappresentante, in dicembre si e’ dimesso il governo della Rs, guidato da Dragan Mikerevic, ora sostituito da Pero Bukejlovic del Partito democratico serbo (Sds, nazionalista).


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