Famiglia

Terzo settore. Sciopera quello vicino ai Cobas

Hanno indetto una manifestazione per venerdì davanti al ministero del Welfare. Ce l'hanno con i sindacati e con i "padroni del no profit" (sic)

di Ettore Colombo

Una giornata di sciopero nazionale ”contro la precarieta’ dei lavoratori e degli operatori no profit, per i diritti, la dignita’ e il reddito” e’ stata indetta, per venerdi prossimo, dal ”coordinamento nazionale di lotta dei lavoratori delle cooperative sociali e del terzo settore”. Lo sciopero, al quale aderiscono rdb/cub, usi ait commercio turismo e servizi, flaica/cub, slai cobas educatori, conf. cobas/cobas lavoro privato, riguarda gli operatori delle cooperative sociali, delle associazioni ed degli enti del terzo settore, che sono invitati a manifestare davanti al Ministero del Welfare. Lo rende noto un comunicato, nel quale si precisa che obiettivi della protesta sono i tagli alle spese sociali e sanitarie prodotti dalla finanziaria 2005. ”Mentre politici, amministratori, dirigenti del settore continuano ad esaltare le virtù inesistenti del no profit – afferma il coordinamento – la vera risorsa sono 630 mila assistenti di base, educatori, operatori sociali, soccorritori con un salario medio da 800/850 euro al mese che vivono in una condizione di precarieta’ elevata e diritti ridotti. CGIL-CISL-UIL hanno da sempre avuto un trattamento di favore nei confronti dei ‘padroni del no profit’, in nome di una presunta diversita’ delle imprese sociali. Gli ultimi rinnovi contrattuali – conclude il coordinamento – hanno confermato la tendenza alla diminuzione dei salari reali e all’aumento della precarietà”.

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