Welfare

La pista del niobio per il delitto di Dorothy

È un metallo fondamentale per la fabbricazione dei satelliti. L’Amazzonia ne è molto ricca.

di Paolo Manzo

Una condanna a morte per 36 persone, anzi 35. Già, perché quella di Dorothy Stang, la suora statunitense naturalizzata brasiliana che da 30 anni viveva ad Anapu, Stato di Pará, è già stata eseguita lo scorso 12 febbraio. Ne restano 35: sindacalisti, appartenenti al Movimento dei Sem Terra, alla Commissione pastorale della Terra (espressione della Conferenza episcopale brasiliana), semplici contadini che hanno visto qualcosa che non dovevano vedere, o hanno osato pronunciare una mezza parola contro il latifondista, il politico o il poliziotto sbagliato di turno. Vita è venuta in possesso di questa ?lista? lugubre e ha deciso di pubblicarla perché le persone minacciate si sentano meno sole, e nella speranza che la denuncia del pericolo che corrono possa tutelarli. «Sono già 212 le persone che, solo nel Pará, sono state uccise prima di Dorothy Stang negli ultimi anni, ed erano tutte sulle liste nere dei fazendeiros, i latifondisti locali», spiega Jacques Pinto Bira, coordinatore della Commissione pastorale della Terra dello Stato di Pará. Ciò che maggiormente impressiona è la percentuale di morte violenta che colpisce – nei primi tre anni dall??inserimento in lista? – i minacciati: il 49%. Già, ma chi sono i mandanti? Chi ha ucciso suor Dorothy? «L?Amazzonia è un?immensa Sicilia verde», spiega Lucio Flávio Pinto, giornalista e sociologo che ha speso 39 dei suoi 55 anni a denunciare i disastri di quella che lui definisce una vera e propria «mafia all?italiana». Intesa come «un potere parallelo allo Stato e assai più potente di quest?ultimo». L?ultimo libro di Lucio Flávio ha un titolo che è tutto un programma: Cvrd. Ossia l?acronimo della Companhia Vale do Rio Doce, una multinazionale molto più potente di uno Stato e che, lo scorso anno, ha contribuito al 10% del prodotto interno lordo dello Stato di Pará, esportandone quasi la totalità all?estero. ?La Vale?, come la chiamano da quelle parti, è la più importante società mineraria e di trasporto merci del Brasile e il maggior produttore mondiale di minerale di ferro. I suoi interessi nell?area sono enormi, così come il suo interesse a disboscare a ritmo crescente il tesoro che c?è nel sottosuolo di questo Stato povero per gli indicatori sociali, ma ricco di nichel, ferro, bauxite, oro e niobio. La Cvrd è ?ghiotta? di questo minerale favoloso che, in lega col titanio, è il miglior superconduttore al mondo: i circuiti elettrici dello Shuttle, del Columbia, sono fatti di lega niobio-titanio, mentre la Nasa e l?Ente spaziale europeo lo usano per assemblare i vari componenti dei satelliti. «In sostanza tutti i veicoli spaziali che girano intorno al globo sono messi insieme grazie al niobio, che resiste a temperature elevatissime e che in questa regione è abbondante come in nessun altro Paese al mondo», spiega a Vita Alcenir Monteiro, coordinatore nazionale dei Sem Terra per il Pará. Una cosa che, forse, Alcenir non sa è che prima del Brasile era la Repubblica democratica del Congo il maggior fornitore di niobio e che, per contendersene il monopolio, francesi e statunitensi non hanno esitato a far entrare in gioco i servizi e a vendere armi, per un conflitto che ha lasciato sul terreno centinaia di migliaia di vittime. Per capire l?entità del business della Cvrd, è altamente consigliata una sbirciatina al suo sito Internet Compnhia Vale do Rio Doce, dove abbondano le iniziative socialmente responsabili. Peccato che quando chiediamo a Jacques Pinto Bira quali siano le grandi aziende con i maggiori interessi nel settore minerario dell?area e nel disboscamento della stessa, ci citi in primis la Companhia Vale do Rio Doce e, a ruota, la Onça-Puma, multinazionale canadese, leader nell?estrazione del nichel. Ma se la lista degli uccisi e dei minacciati di morte nel Pará è composta da persone che si battono tutte per la salvaguardia dell?Amazzonia dallo sfruttamento economico, oltre alle multinazionali minerarie l?altro settore economico coinvolto è quello dell?industria del legno. «Le grosse multinazionali sono il problemão, il grande problema», spiega Plinio de Arruda Sampaio, intellettuale brasiliano tra i più prestigiosi, dirigente del Partido dos trabalhadores, nonché capo dell?équipe incaricata dal presidente Lula di formulare la riforma agraria. «Le madereiras, le imprese del legno, sono tra i mandanti diretti o indiretti, non ho dubbi». Anche perché il latifondista che ha commissionato il delitto di suor Dorothy pare fosse proprio un prestanome per una multinazionale che lavora nell?industria del legno.


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