Mondo

Si complica la situazione in Medio Oriente

Tensione tra Israele e Anp, dopo l'attentato di Tel Aviv che la Jihad islamica ha rivendicato, e tra Israele e Siria, accusata d'appoggiare i kamikaze. E l'Iran acquista nucleare da Mosca...

di Paolo Manzo

Israele potrebbe ricorrere alla politica delle uccisioni mirate se l’Autorità palestinese non riuscirà ad esercitare un controllo sui vertici della Jihad islamica. Lo ha dichiarato oggi il vice ministro della Difesa israeliano, Ze ‘ev Boim, accusando il presidente palestinese Mahmoud Abbas di ”non fare nulla” contro di loro. A complicare le cose per l’Anp ci si è messa pure la Jihad islamica che, in un monito di Khaled al-Batsh, leader dell’organizzazione palestinese, ha minacciato nuove operazioni se ”Israele continuerà i suoi attacchi contro il nostro popolo”. Al Batsh ha poi confermato che c’è l’ala armata del gruppo, Saraya al Quds, dietro l’attentato che due giorni fa a Tel Aviv ha provocato 4 morti e 50 feriti. ”L’attentato arriva in risposta alle violazioni commesse dalle forze di occupazione della tregua che la Jihad islamica aveva annunciato e accettato”. L’Autorità nazionale palestinese, intanto, cerca di gettare acqua sul fuoco per bocca del ministro per la Pianificazione, Ghassan Khatib che, alla radio ‘Voce della Palestina’, ha smentito la notizia, secondo cui l’Anp avrebbe puntato l’indice contro l’organizzazione libanese Hezbollah. ”In circostanze come queste i mass media dovrebbero essere più cauti nel pubblicare notizie completamente false”, ha detto al-Khatib. “I media locali palestinesi non dovrebbero riprendere notizie pubblicate da quelli israeliani perché coloro che traggono beneficio da questo attacco sono le forze di estrema destra israeliana che non hanno mai smesso di boicottare gli sforzi per arrivare ad una tregua e tornare al processo di pace”, ha concluso il ministro. Tornando al vice ministro della Difesa israeliano, Ze ‘ev Boim, questi ha anche attaccato la Siria, accusata di fornire supporto logistico alla Jihad islamica. ”Israele ha colpito obiettivi in Siria in passato e potrebbe farlo ancora, se necessario”, ha ammonito il vice ministro, con riferimento ai bombardamenti sui campi di addestramento nel sud della Siria nell’ottobre del 2003. A complicare le cose nella regione mediorientale arriva oggi anche la notizia che l’Iran ha firmato con la Russia un accordo per la fornitura di combustibile nucleare russo a Teheran per il funzionamento della centrale di Bushehr, nel sud del paese. Lo ha riferito la tv satellitare al-Arabiya. Uniche note positive dall’area la “promessa” del premier egiziano Hosni Mubarak di indire libere elezioni nel 2005 e i colloqui, di stamane, tra Egitto e Siria per trovare una soluzione alla questione libanese.


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