Mondo

Iraq: stampa inglese, altri soldati coinvolti in abusi e omicidi

Lo rivela il 'Sunday Telegraph', che è entrato in possesso di documenti militari segreti

di Paolo Manzo

Una cinquantina di soldati britannici sarebbero coinvolti in casi di omicidio e abusi in Iraq. Lo rivela l’Adnkronos riprendendo il ‘Sunday Telegraph’, che è entrato in possesso di documenti militari segreti. Tra questi, vengono riportati in particolare due casi in cui alcuni soldati sono accusati di essere responsabili dell’annegamento di due civili iracheni. Uno di loro, Ahmad Jaber Karim, un adolescente di 16 anni, è morto dopo essere stato arrestato da tre guardie irlandesi l’8 maggio del 2003. I documenti rivelano poi un altro caso che vede coinvolto un soldato delle forze speciali Sas, accusato di aver ucciso a colpi d’arma da fuoco un civile il primo gennaio 2004 a Bassora. I suoi superiori si erano rifiutati di testimoniare contro di lui, ritenendo che non fosse stata commessa alcuna infrazione e che una condanna avrebbe avuto ripercussioni sul morale delle truppe. Tali rivelazioni arrivano a due giorni dall’annuncio da parte del capo delle Forze armate britanniche, il generale Mike Jackson, dell’apertura di una maxi inchiesta per abusi e violenze inflitti a civili iracheni e dopo la condanna per maltrattamenti di tre soldati britannici emessa da una corte marziale in Germania. Un portavoce del ministero della Difesa di Londra, citato dal Sunday Telegraph, ha dichiarato di non potersi esprimere sui casi individuali, rivelando però il coinvolgimento di altri 18 soldati in missione in Iraq, mentre fonti del procuratore militare stanno indagando su altri nove casi, in cui sono implicati altri 30 militari.


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