Cultura

Cattolici. Debutta “Reti in opera”

Vi aderiscono Aci, Agesci, Acli, Sant’Egidio, Csi, Ctg, Focsiv, Fondazione Toniolo, Coldiretti, Uneba. Ma anche singole personalità cattoliche

di Ettore Colombo

E’ nata oggi formalmente l?associazione ?Retinopera?, che dal 2002 riunisce diverse realtà del mondo cattolico e sociale. Finora vi hanno aderito Aci, Agesci, Acli, Sant?Egidio, Csi, Ctg, Focsiv, Fondazione Toniolo, Coldiretti, Uneba. Siglata oggi dal notaio, dunque, la costituzione del coordinamento in associazione, formata a sua volta da associazioni e movimenti, ma anche da singoli, tra i quali il leader della Cisl Savino Pezzotta; Maria Luisa Santolini, presidente del Forum per le associazioni familiari; Edoardo Patriarca, portavoce del Forum per il Terzo settore; Sergio Marelli, presidente dell?Associazione ong italiane e direttore generale della Focsiv. Il consiglio direttivo è formato sia dai presidenti delle associazioni che dalle persone singole; lo statuto e il manifesto sono quelli stabiliti già nel 2002. Coordinatori di Retinopera saranno Paola Bignardi, presidente dell?Azione cattolica italiana, e Luca Jahier delle Acli; alla segreteria saranno impegnati Lino Lacagnina, presidente dell?Agesci, con Luca Ricciardi della Comunità di Sant?Egidio e don Adriano Vincenti della Fondazione Toniolo, mentre il tesoriere scelto è Franco Pasquali. ?Luogo di riflessione politico-culturale?: così Luigi Bobba, presidente delle Acli, aveva definito Retinopera, ?iniziativa di collegamento tra realtà associative cristiane?. L?obiettivo, secondo Bobba, è quello di ?promuovere un?azione sociale e culturale dei credenti ispirata all?integralità e alla radicalità del Magistero sociale della Chiesa. Nessuna tentazione di voler ricostituire un del tutto improbabile partito dei cattolici – una nuova Dc – bensì l?esigenza e l?urgenza che i cristiani presenti e organizzati nei movimenti, nelle associazioni, nel sindacato e nel volontariato, oltre a cooperare e collaborare con altri soggetti di diversa ispirazione, possano – vorrei dire debbano – anche promuovere comuni luoghi di dialogo, elaborazione culturale e azione sociale?. ?Il nostro tentativo ? conclude il presidente delle Acli – è anche una reazione ad una deriva crescente: la riduzione della dottrina sociale della Chiesa a supermercato, nel quale ciascuno prende ciò che gli serve per giustificare scelte già precedentemente operate?.


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