Cultura

Il Papa: “Internet è una cosa meravigliosa”

E il Ministro Stanca ringrazia

di Giulio Leben

E’ un invito a sostenere un’informazione “veritiera e libera” quello che il Papa rivolge ai credenti in una lettera apostolica sui mezzi di comunicazione sociale presentata oggi in Vaticano. Nelle 19 pagine della lettera apostolica “Il rapido sviluppo”, il Pontefice 84enne sottolinea inoltre che “anche il mondo della comunicazione ha bisogno della redenzione di Cristo”, e che la Chiesa non deve esitare a impiegare i mezzi di comunicazione, incluso Internet, per diffondere il suo messaggio. “Per i credenti e per le persone di buona volontà la grande sfida in questo nostro tempo è sostenere una comunicazione veritiera e libera, che contribuisca a consolidare il progresso integrale del mondo”, dice il documento diretto agli operatori dell’informazione. “A tutti è chiesto di saper coltivare un attento discernimento e una costante vigilanza, maturando una sana capacità critica di fronte alla forza persuasiva dei mezzi di comunicazione”. Giovanni Paolo II afferma nella lettera che “i media possono e devono promuovere la giustizia e la solidarietà, riportando in modo accurato e veritiero gli eventi, analizzando compiutamente le situazioni e i problemi, dando voce alle diverse opinioni”. Ma il rischio in un’epoca in cui si stanno perdendo le certezze, sottolinea il Papa, è che i mezzi di comunicazione vengano usati più che “per proclamare il Vangelo… per ridurlo al silenzio”. “Ciò rappresenta una sfida seria per i credenti, soprattutto genitori, famiglie e quanti sono responsabili della formazione dell’infanzia e della gioventù”. Presentando il documento, nel corso di una conferenza stampa, monsignor Renato Boccardo ha voluto richiamare l’attenzione sul “processo degenerativo” in atto nei media, specie nella televisione che “troppo spesso… diviene strumento potente di aggressioni personali, occasione di denigrazione e agorà di battaglie spesso volgari e senza gusto”. Nella lettera apostolica il Papa prosegue dicendo che “si ha l’impressione, a volte, che non sia più la persona umana il centro e il fine, ma che essa sia diventata piuttosto il destinatario o il fruitore di una comunicazione che la utilizza come mezzo o strumento per altri interessi di carattere economico, ideologico o politico”. INVITO A GIORNALISTI A NON AVER PAURA, GIUDIZIO POSITIVO SU INTERNET “Non abbiate paura!”, dice poi il Pontefice nel documento rivolgendosi agli operatori dell’informazione, che spesso, dice, si trovano “di fronte a pressioni particolari e a dilemmi etici”. “Molti di loro sono sinceramente desiderosi di sapere e di praticare ciò che è giusto in campo etico e morale, e attendono dalla Chiesa orientamento e sostegno”. L’invito alla Chiesa è a usare i mezzi di comunicazione “per diffondere il Vangelo e i valori religiosi, per promuovere il dialogo e la cooperazione ecumenica e interreligiosa”. In particolare, riguardo a Internet, il Papa dice che “non solo fornisce risorse per una maggiore informazione, ma abitua le persone ad una comunicazione interattiva. La Chiesa sta già utilizzando in modo creativo questo strumento, esplorandone le potenzialità nell’evangelizzazione, nell’educazione, nella comunicazione interna, nell’amministrazione e nel governo”. ?Grande apprezzamento? è stato infine espresso da Lucio Stanca, ministro per l?Innovazione e le Tecnologie, per il riconoscimento che il Papa ha dato al ruolo di internet. ?Le parole del Pontefice dimostrano la sua sensibilità e apprensione verso gli strumenti più innovativi della vita moderna?, ha detto Stanca sottolineando poi che ?il definire internet una risorsa importante è certamente una affermazione di notevole rilievo, soprattutto venendo da quella cattedra, pur consapevoli di una grande attenzione che è necessario riporre nell?utilizzo di queste risorse innovative?. Infine Stanca ha ammesso di ?essere stato colpito in modo particolare? dalle parole del Pontefice quando ha affermato che ?non bisogna avere paura delle nuove tecnologie perché esse sono tra le cose meravigliose che Dio ci ha messo a disposizione per scoprire, usare, far conoscere la verità, anche la verità sulla nostra dignità e sul nostro destino di figli suoi, eredi del suo Regno Eterno?.


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