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Paraguay: trovata morta figlia ex presidente

La procura generale aveva indicato in Osmar Martinez, leader del partito di sinistra Patria Libre de Paraguay, uno dei principali responsabili del sequestro. Ma sono molti i dubbi

di Paolo Manzo

Si e’ conclusa tragicamente la vicenda del sequestro di Cecilia Cubas Gusinky, figlia dell’ex presidente del Paraguay Raul Cubas Grau: il cadavere della 31enne rapita il 21 settembre 2004 a pochi metri da casa, in un quartiere elegante di San Lorenzo, circa 15 chilometri da Asuncion, e’ stato infatti trovato nelle cantine di un edificio situato alle porte della capitale. Lo stabile e’ stato perquisito da un gruppo di agenti e magistrati e il procuratore generale dello stato, Oscar Geman Latorre, ha confermato che ”secondo il medico legale, e’ alta la probabilita’ che il corpo rinvenuto sia quello di Cubas Gusinky”. Una conclusione che si basa sui primi esami effettuati, e che dovra’ attendere comunque la fine dell’autopsia per la conferma definitiva”. Solo allora, ed una volta esaminati con attenzione gli indizi trovati nell’edificio dove e’ stato lasciato il corpo senza vita della giovane, vi sara’ una conferenza stampa, ha aggiunto Latorre. La procura generale dello stato aveva indicato in Osmar Martinez, un leader del partito di sinistra Patria Libre de Paraguay, uno dei principali responsabili del sequestro, e lo aveva accusato due giorni fa di essere in contatto con Rodrigo Granda, leader delle Farc colombiane il cui arresto il 13 dicembre scorso era stato al centro di una crisi diplomatica tra Colombia e Venezuela. Ieri il padre della giovane – che aveva ricoperto la carica di presidente tra il 1998 ed il 1999 – aveva rinnovato la sua offerta di pagare per la liberazione della figlia, dicendosi certo del fatto che la ragazza fosse viva e si trovasse nel paese. La famiglia aveva gia’ pagato una prima parte del riscatto.


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