Mondo

Argentina: Menem dai giudici per evasione fiscale

L'inchiesta è partita dopo la confessione di Menem alla Cnn, in un'intervista in cui aveva ammesso di avere un conto aperto in Svizzera

di Paolo Manzo

L’ex presidente Carlos Menem è stato convocato per mercoledì prossimo dal giudice federale Norberto Oyarbide a fornire la sua testimonianza nel processo su sue presunte mancate dichiarazioni di beni al fisco. Tra questi, un’abitazione e un conto a la Rioja e alcune azioni di compagnie telefoniche. L’inchiesta era partita dopo la confessione di Menem alla Cnn, in un’intervista in cui aveva ammesso di avere un conto aperto in Svizzera. La tv americana gli aveva rivolto alcune domande su ”testimone C”, un agente segreto iracheno che aveva rivelato come l’Iran avesse pagato a Menem 10 milioni di dollari per sviare le indagini sull’attentato all’Amia, l’associazione israelitica di Buenos Aires, avvenuto il 17 marzo del 1992 e in cui morirono 87 persone. Il giudice Oyarbide non aveva trovato elementi sufficienti per proseguire l’indagine, ma la Camera Federale ordinò al giudice di interrogare nuovamente Menem in base a nuovi prove. Anche a causa di questo procedimento penale, Menem si era rifugiato in Cile, da cui è rientrato da poco, quando la giustizia svizzera ha inviato una nota ufficiale in cui dichiara di non aver riscontrato nessun deposito bancario sotto il nome dell’ex presidente argentino. Menem ha recentemente annunciato, dopo essere rientrato in Argentina dal Brasile, di volersi candidare come senatore nelle prossime elezioni di ottobre nel seggio di La Rioja.


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