Welfare

Congo/Kinshasa: parte l’inchiesta internazionale in Ituri

Una delegazione della Corte penale internazionale ha visitato la provincia congolese per indagare sui massacri perpetrati nel 1999

di Joshua Massarenti

Una delegazione della Corte penale internazionale (Cpi) ha compiuto una visita di tre giorni nell’Ituri, nell’est della Repubblica democratica del Congo (Rdc) per indagare sui crimini che nel 1999 avevano fatto oltre 50mila vittime. Lo ha reso noto la Cpi dall’Aja. Guidata dal procuratore aggiunto Serge Brammetz, la delegazione si è intrattenuta con le autorità amministrative e giudiziarie congolesi di Bunia, il capoluogo dell’Ituri. Nel giugno 2003, la Cpi aveva aperto la sua prima inchiesta su crimini di guerra. Lo scorso 8 febbraio, aveva annunciato che entro il 2005 sarebbero stati lanciati i primi mandati di cattura internazionale contro dei dirigenti della ribellione ugandese dell’Lra (Nord Uganda) e contro un “alto responsabile” di un gruppo armato non precisato presente in Ituri. “Abbiamo già firmato un accordo di cooperazione tra l’ufficio del procuratore della Cpi (Luis ocampo Moreno” ha dichiarato Brammetz, secondo il quale “rimane però molto da fare. In particolare la legge di applicazione, la legge che integra lo Statuto di Roma nella legge nazionale (congolese, ndr)”. Lo Statuto di Roma consente agli Stati firmatari di perseguire lo stessi persone implicate in crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Sebbene l’Rdc abbia ratificato lo Statuto, quest’ultimo non è stato ancora trascritto nel diritto congolese.


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