Famiglia

Napoli: merenda con alcol a 10 anni

Preoccupanti i dati raccolti nelle scuole napoletane

di Sara De Carli

In Campania vi sono ragazzi che a 10 anni fanno merenda accompagnando il cibo con un drink alcoolico sia perché invitati dal colore della bibita (è il caso dei Bacardi) sia perché comunque disponibile in casa (soprattutto birra). E’ il dato più sconcertante che emerge da una indagine sul rapporto tra i giovani e alcool condotta dalla seconda Universita’ di Napoli, l’assessorato regionale alla Sanità e la Direzione scolastica regionale utilizzando i docenti che avevano partecipato ad un corso di formazione per i Cic (centri di ascolto presso le scuole). Dalle 1655 schede di valutazione raccolte in 13 scuole (6 medie superiori e 7 inferiori) emerge che l’uso di bevande alcoliche e’ diffuso nel 10% dei ragazzi di 10 anni, nel 35% in quelli della fascia 12-13 anni, nel 50% di quelli di 14-15 anni, nel 70% dei diciassettenni e oltre l’80% tra i 18 ed i 20 anni. Un altro dato che lascia perplessi e’ il fatto che, come sottolinea la prof. Carmela Loguercio, a 12-13 anni “si fanno gare a chi si ubriaca”. Il picco maggiore di aumento si registra nel passaggio dalle scuole elementari alle medie, quando cioe’, viene sottolineato, si entra a far parte del “gruppo”. Tra maschi e femmine non c’e’ una sostanziale differenza e si beve prevalentemente vino e birra in maniera crescente per fascia di eta’. In particolare, in provincia di Caserta e’ stato rilevato che il 50% dei maschi e l’80% delle femmine bevono almeno 1-2 drink al giorno (con l’altro 50% dei maschi che ne beve di piu’), anche se nessuno fa un uso maggiore di 50 grammi al giorno di etanolo. Per le ragazze c’e’ una maggiore propensione per il vino bianco. Inoltre, contrariamente a quanto si pensava, e’ emerso che bevono di piu’ i ragazzi delle fasce sociali piu’ agiate.


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