Economia
C.R. Trentine: nel 2004 raccolta a 12,5 mld e prestiti per 7,5mld
Con un socio in ogni famiglia rappresentano un punto di riferimento delleconomia regionale
Sembra non conoscere ostacoli la crescita delle Casse Rurali Trentine. Nel 2004 i dati di bilancio e quelli relative ai soci sono entrambe in netta crescita. In particolare il trend dei soci il numero dei soci: per il secondo anno consecutivo, ha fatto registrare una crescita netta di 5.000 unita’, livello tra i piu’ elevati in assoluto degli ultimi 10 anni. L’incidenza sulle famiglie residenti in Trentino (considerando che normalmente si ha un socio per famiglia) e’ passata dal 44,4% del 2003 al 46,2% del 2004. I crediti a favore dei soci rappresentano il 50,1% del totale di prestiti erogati, mentre la raccolta diretta da soci costituisce il 34% del totale. Aumentano anche i clienti: il numero dei clienti che hanno ricevuto prestiti dal sistema del credito cooperativo e’ salito a fine 2004 a 106.561, con un saldo positivo di oltre 3.300 unita’, pari ad una variazione annua del +3,2%. Di questi 78.583 sono famiglie e 26.149 imprese.
Negli sportelli delle Casse Rurali sono depositati risparmi per circa 12,5 miliardi di euro, di cui 8,6 di raccolta diretta (obbligazioni, depositi a risparmio, certificati di deposito, pronti contro termine e conti corrente), e 3,8 miliardi di indiretta (titoli in amministrazione e risparmio gestito). Un flusso di denaro aumentato del 6,75% rispetto al 2003, ovvero di oltre 789 milioni. Ma i trentini non sono solo risparmiatori. I prestiti concessi dalle Casse Rurali sono aumentati del 13,6% fino a raggiungere i 7,5 miliardi di euro, 895 milioni in piu’ rispetto al 2003. Un exploit che ha riguardato principalmente i crediti di media e lunga scadenza, per l’acquisto della casa delle famiglie o per il sostegno ai piani di sviluppo delle imprese.
La crescita dei prestiti e’ stata piu’ intensa per le famiglie con +15,1% rispetto alle imprese con +12,8%; trend che si e’ invertito rispetto all’anno precedente. Nel settore delle imprese, sono stati piu’ propensi all’investimento le societa’ di capitali, con +18%, mentre gli artigiani e le ditte individuali segnano +7,5%. I settori economici piu’ vivaci sono stati il terziario (informatica, servizi alla persona e all’impresa) e l’edilizia con +19,2% e+13%. La crescita meno intensa, ma pur tuttavia elevata, e’ stata segnata dal commercio e dagli alberghi e pubblici esercizi con rispettivamente +9,3% e +9,6%. Il settore industria e artigianato chiude con +10,6%. La redditivita’ lorda ha superato i 100 milioni di euro (a cui vanno detratte le imposte in notevole crescita, i fondi destinati allo sviluppo della cooperazione ed accantonamenti vari) in linea con le altre percentuali di crescita
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