Sostenibilità

San Valentino dedicato alla Terra

L'iniziativa a due giorni dall'entrata in vigore del portocollo di Kyoto

di Carmen Morrone

Uno striscione di 6 metri con la scritta ”I love Kyoto” realizzato da 80 bambini romani e consegnato al ”loro” sindaco nel corso della presentazione alla stampa della nuova linea metropolitana. Un atto d’amore verso il Pianeta nel giorno di S. Valentino, a due giorni (16 febbraio) dalla storica entrata in vigore del Protocollo di Kyoto, ratificato da 141 Paesi e che vincolera’ le nazioni industrializzate che lo hanno accettato a ”prendersi cura della Terra” e a ridurre le emissioni di gas che provocano l’effetto serra e i conseguenti mutamenti climatici. L’iniziativa e’ stata organizzata oggi dal WWF a Roma per ricordare a tutti le responsabilita’ che abbiamo nei confronti dei piu’ giovani. Il futuro del Pianeta, quello nel quale vivranno le prossime generazioni, dipende infatti dalle politiche e dai comportamenti che sapremo mettere in azione ‘oggi’. Ad aiutare i bambini della scuola elementare e media del Terzo circolo didattico Ronconi – Guido Alessi di Roma erano presenti anche il Presidente del WWF, Fulco Pratesi, e il climatologo Luca Mercalli, Presidente della Societa’ Meteorologica italiana per spiegare l’importanza del nuovo Trattato che aiutera’ a difendere il pianeta dal riscaldamento globale. Un gesto simbolico, quello offerto dai bambini, che accompagna molte altre iniziative di mobilitazione e sensibilizzazione messe in atto in questi giorni dal WWF. Il San Valentino WWF e’, infatti, anche una mobilitazione on line: da www.wwf.it e’ possibile inviare una cartolina virtuale per San Valentino. Un messaggio d’amore scherzoso ma rigorosamente in tema (”Vorrei sperimentare con te tante cose, ma non l’effetto serra”) ed un piccolo gesto per far conoscere il piu’ possibile l’importanza di questo trattato internazionale. Dal portale del WWF e’ anche possibile scaricare il pdf della locandina ”I love Kyoto” per esibirla nei locali pubblici, alle finestre, Gia’ alcuni commercianti romani da ieri hanno aderito all’iniziativa del WWF esponendo i volantini, dai negozi del centro Termini di Roma, ai 17 punti vendita ”Emme piu”’. Un gesto concreto d’amore verso il pianeta anche da parte dei circa 600 cittadini, per la maggiorparte tra i 18 e i 30 anni, che hanno aderito in pochi giorni al Progetto del WWF e di Cittadinanzattiva ”Banca del clima”, che attraverso il sito internet (http://www.bancadelclima.net) offre indicazioni su come ridurre le proprie emissioni climalteranti risparmiando anche denaro. Accumulati circa 700.000 chiloclima, ovvero risparmiati altrettanti chilogrammi di anidride carbonica al pianeta. Il chiloclima e’ un’unita’ di misura ideata per rappresentare le quantita’ di anidride carbonica che possono essere evitate; un chiloclima equivale ad un chilogrammo di CO2 non emessa in atmosfera. In particolare, quasi il 50% di tali quantita’ si sono potute ottenute attraverso semplici accorgimenti nell’uso dell’energia elettrica; ad esempio circa 255.000 chiloclima sono accumulati grazie alla sostituzione di lampade ad incandescenza con lampade a basso consumo, circa 104.000 grazie alla riduzione dell’illuminazione laddove non necessaria, infine circa 27.500 attraverso l’utilizzo di elettrodomestici a maggiore efficienza. Per quanto riguarda i trasporti individuali, solo il 9% dei cittadini risulta avere gia’ operato scelte a basso impatto; il 48% e’ intenzionato invece a modificare i propri comportamenti. Attraverso queste scelte sono stati contabilizzati ulteriori 210.000 chiloclima. ”I cittadini hanno capito da tempo l’importanza di un gesto concreto per ridurre il proprio impatto sul clima – ha concluso Fulco Pratesi – e’ necessario pero’ che lo stesso Governo italiano si impegni concretamente per ridurre le proprie emissioni di CO2. La stima delle emissioni dell’Italia per il 2003 e’ di circa 569 milioni di tonnellate di CO2 e dunque con una crescita di circa il 12% rispetto al 1990 e il 19,8% al di sopra dell’obiettivo. Il settore energetico e quello dei trasporti sono i piu’ rilevanti e purtroppo le norme che dovrebbero riordinare questi settori sono assolutamente inefficaci per ridurre le emissioni di cui sono responsabili. Tutto questo quando l’Europa sta gia’ riducendo le proprie emissioni”.


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