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Colombia: i vescovi a Uribe, fai un accordo con le Farc

Alla 78ma Assemblea della Conferenza episcopale colombiana i vescovi sollecitano il governo ad avviare un processo di pace con la formazione terroristica delle Farc

di Paolo Manzo

Il messaggio della 78ma Assemblea plenaria della Conferenza episcopale colombiana rileva rammarico e preoccupazione da parte dei Presuli dinanzi alla ”congiura contro la vita umana” e alla violenza che imperversa da anni sul popolo colombiano. I vescovi sollecitano il governo ad avviare un processo di negoziazione e di pace con la formazione terroristica delle Farc, auspicando un accordo umanitario per consentire la liberazione di tutti i rapiti. Durante i lavori dell’assemblea plenaria, come rende noto l’agenzia vaticana Fides, interpretando i sentimenti di tutta la popolazione colombiana, i vescovi dicono di volere ”un paese nel quale si rispetti la libertà, si promuova la verità e si instauri la giustizia”. Per i presuli, è giunto il tempo di ”far tacere i fucili e di mettere in moto atti sinceri e reali di pace”. ”È ora che i legislatori -sollecitano- definiscano una cornice giuridica che faciliti la restaurazione delle relazioni incrinate per il conflitto e che apportino al paese una legge, di verità, giustizia e riparazione”. Altro capitolo toccato durante i lavori dell’Assemblea plenaria, e’ quello del diritto alla vita. In particolare, come riporta la Fides, i vescovi colombiani riaffermano, innanzitutto, che la vita umana deve essere rispettata dall’inizio della fecondazione fino al suo traguardo naturale. Quindi lanciano un appello ai legislatori, affinché con buon giudizio e rettitudine di coscienza si adoperino per mandare avanti progetti di legge che non attentano alla vita, contemplando l’aborto, l’eutanasia, la clonazione terapeutica con cellule di embrioni. Infine, i presuli puntualizzano che continueranno a denunciare ”i crimini atroci, la violenza, venga di dove venga, che si accanisce contro le popolazioni umili; lo spostamento forzato, il sequestro e tutte le violazioni dei diritti umani fondamentali”.


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