Welfare
Per le cartelle cliniche tariffe extra lusso nelle Asl
Il difensore civico interviene sul caso in Lombardia delle copie delle cartelle cliniche troppo care
Trentamila lire per la copia della cartella clinica. Una spesa esagerata, così ha pensato la signora F. che ha chiesto l?intervento del difensore civico. È accaduto a Milano, teatro della vicenda l?ambulatorio dermatologico della clinica dermatologica dell?università milanese. La signora ha richiesto, come di prassi, una copia della documentazione clinica. Un ?plico? in verità assai modesto, appena sette fogli in tutto. Ma pur sempre prezioso, a giudicare dalla tariffa applicata: ben 30mila lire. La signora ha immediatamente fatto presente l?eccessivo onere ma il commissario straordinario dell?istituto, interpellato dal difensore civico della Regione Lombardia, Alessandro Barbetta, ha replicato richiamando un provvedimento del 1995 relativo alle tariffe per il rilascio delle copie delle cartelle cliniche. Si tratta di una ordinanza commissariale che effettivamente prevede una quota fissa di 30mila lire per il rilascio di fotocopie di cartelle cliniche salvo che la documentazione non superi i 100 fogli nel qual caso è prevista una maggiorazione di 200 lire a foglio. Una ordinanza che contrasta con la normativa generale, come ha giustamente fatto osservare Alessandro Barbetta. Infatti, il DPCM 24 giugno 1976 sulla redazione a macchina di atti pubblici stabilisce che la tariffa media per i fogli formato A4 è fissata in 100 lire che si alza a 150/200 lire per i fogli formato A3. Disposizioni confermate anche dalla legislazione regionale e, in particolare, dal Decreto della Giunta Regionale 7 aprile 1998, n. 35558, recante le istruzioni per l?applicazione dell?art.22 e seguenti della legge 7agosto 1990, n. 241, specificatamente volta a disciplinare le modalità di esercizio del diritto di accesso agli atti provenienti dalla amministrazione regionale. Troppo care le copie della cartella clinica. Lo avrà pensato anche il segretario generale dell?Ospedale Maggiore di Milano che si è riservato di adottare le rideterminazioni delle tariffe.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.