Formazione
Armi: Elicotteri di Bush, vince Lockheed con Finmeccanica
Il presidente degli Stati Uniti volera' su un elicottero Made in Italy: e' la prima volta nella storia degli Usa che la Casa Bianca si affida a velivoli non americani
di Giulio Leben
AgustaWestland, societa’ del gruppo Finmeccanica, si e’ infatti aggiudicata la gara internazionale per la fornitura degli elicotteri presidenziali: il primo US101 sara’ pronto per il 2009, mentre l’ intera flotta di 23 US101 sara’ consegnata allo squadrone MarineOne entro la fine del 2014.
Sulla scelta – ha rilevato lo stesso presidente ed ad di Finmeccanica, Francesco Guarguaglini – ha inciso ”prima di tutto la superiorita’ tecnica del prodotto che ci ha spinto, sin dall’ inizio, a partecipare a questa impegnativa competizione”. Ma anche, ha proseguito, ”gli sforzi del team Us101, guidato dall’ americana Lockheed Martin e fondamentale e’ stato l’ apporto dei governi e delle diplomazie anglo-italiane”. ”Ora bisogna tutelare la leadership”, ha aggiunto il numero uno di Finmeccanica che ora punta con maggiore ottimismo al mercato statunitense per prossime gare e altri business dal valore economico anche piu’ consistente. Alla notizia della vincita della gara, arrivata nella note tra ieri ed oggi, l’ Italia intanto ha brindato con un coro bipartisan.
La cordata AgustaWestland-Lockheed Martin con lo Us-101 ha sconfitto lo storico produttore di elicotteri presidenziali americani, cioe’ la Sikorsky, che gareggiava con l’ S-92, aggiudicandosi cosi’ la fornitura di questa prima tranche di elicotteri, dal valore di 1,78 miliardi di dollari, per la Marina statunitense che trasporta il presidente George W. Bush. Un traguardo prestigioso per la tecnologia italiana che apre la strada alla gara per una commessa piu’ consistente, quella sino a 200 macchine all’ Air Force per il programma ‘Personnel Recovery Vehicle’. Si ritiene, infatti, che chi ottiene la fornitura dei Marine One avra’ una sorta di opzione su questo successivo contratto.
La decisione della Casa Bianca di cercare un sostituto degli elicotteri Sikorsky in dotazione al reparto dei Marines, il ‘MarineOne’, incaricato del trasporto del presidente degli Stati Uniti, risale alla fine degli anni ’90. Nel 2000 AgustaWestland, che con l’ EH101 ritiene di poter partecipare alla gara, comincia la ricerca di un partner industriale statunitense con il quale presentarsi sul piu’ selettivo e difficile mercato del mondo. Requisito primario del bando e’ infatti la presenza di un partner industriale locale, dotato della necessaria competenza e di adeguata ‘forza di marketing’ presso il Pentagono. Si arriva cosi’ all’ accordo con Lockheed Martin, primo gruppo mondiale nel settore difesa, che giudica l’ EH101, ribattezzato Us101 sul mercato Usa, il mezzo idoneo per rispondere al requisito dei Marines, e a quelli delle altre Forze Armate negli States. L’ annuncio della vittoria e’ stato accolto con soddisfazione dal consorzio Team, formato da AgustaWestland e Lockheed Martin. ”Siamo fieri di offrire il nostro collaudato elicottero, supportato da una notevole esperienza operativa, come base per la nuova flotta MarineOne per il Presidente degli Stati Uniti”, ha commentato Guarguaglini, presidente e amministratore delegato della Finmeccanica, azionista al 100% della AgustaWestland. Dello stesso tenore le affermazioni del numero uno di Lockheed Martin, Robert J. Stevens: ”Siamo onorati della fiducia riposta nella Lockheed Martin e nel Team US101 per questa missione vitale e di grande visibilita”’.
E se negli Usa la notizia ha lasciato molti scontenti, in Italia ha avuto l’ onore di unire Governo, sindacati ed opposizione. ”E’ un grande giorno per l’ Italia. Il primo mercato mondiale per l’ industria aerospaziale riconosce l’ eccellenza italiana in un settore strategico, quale quello degli elicotteri”, sostiene l’ ambasciatore Gianni Castellaneta, consigliere diplomatico del presidente del Consiglio e vice presidente di Finmeccanica. ”Grande soddisfazione” e’ espressa anche dal ministro del Welfare Maroni, mentre il ministro delle Attivita’ Produttive, Antonio Marzano, sottolinea che ”l’ Italia che fa squadra vince: l’acquisizione della commessa da parte di Finmeccanica dimostra che ”la politica industriale del governo e la competitivita’ dei nostri prodotti sono una realta”’. E quello dell’ innovazione, Lucio Stanca, sottolinea che ”questa e’ un’ occasione che va celebrata, specialmente in questo momento in cui sembra quasi che il nostro Paese non abbia fiducia nelle proprie capacita’ industriali e di sviluppo delle tecnologie piu’ innovative”.
Per il responsabile economico dei Ds, Pierluigi Bersani, la vittoria rappresenta ”un raggio di sole in un momento davvero difficile dell’ industria nazionale”. D’ accordo anche l’ Ugl, la Uilm e l’ Enac, convinte che l’ aggiudicazione della commessa premi la qualita’ dei prodotti italiani. E, ancora, soddisfazione arriva anche dal Prc che coglie l’ occasione per rilanciare il ruolo dell’ industria pubblica.
E ora?
Vinta la gara per il prestigioso Marine One la Finmeccanica punta ora con maggiore ottimismo al mercato Usa per prossime gare e altri business dal valore economico anche piu’ consistente.
La controllata AgustaWestland, che con l’Us-101 e’ approdata alla Casa Bianca sconfiggendo l’S-92 della rivale Sikorsky, puo’ dunque contare sulla fornitura di questa prima tranche di elicotteri, del valore di 1,78 miliardi di dollari, per la Marina statunitense che trasporta il presidente George W. Bush. Un traguardo prestigioso per la tecnologia italiana che apre la strada alla gara per una commessa piu’ consistente, quella sino a 200 macchine all’Air Force per il programma ‘Personnel Recovery Vehicle’, un affare da oltre 200 milioni di dollari. Si ritiene, infatti, che chi ottiene la fornitura dei Marine One avra’ una sorta di opzione su questo successivo contratto. AgustaWestland partecipera’ anche alla competizione per altri 200 elicotteri previsti per la U.S.AirForce e altri 50 per la Coast Guard e dipartimento di Homeland security, del valore di 50 milioni di dollari.
Il gruppo di piazza Monte Grappa, attraverso la controllata Alenia Aeronautica, mira anche alla fornitura all’esercito americano degli aerei da trasporto tattico C-27J, co-prodotti con la Lockheed Martin. Al C-27J e’ particolarmente interessato l’esercito statunitense, nell’ambito di un programma di ammodernamento ed espansione del parco aerei denominato Fca, ossia ‘Future Cargo Aircraft’, lanciato nel 2004 dal Pentagono. La procedura di gara iniziera’ nella primavera e l’Alenia punta inizialmente ad aggiudicarsi un primo lotto di 40 aerei circa, per arrivare poi a 130 esemplari. Il C-27J avra’, come richiesto, un adeguato ‘contenuto’ americano, poiche’, oltre al socio industriale Lockheed Martin (che gia’ fornisce tutta l’ avionica), sono in atto negoziati per rafforzare le alleanze con altre societa’ nordamericane attive nel settore aeronautico cosi’ da superare il requisito minimo del 50% di ‘made in Usa’. Il prezzo orientativo di ogni C-27J si aggira sui 30 milioni di dollari nella configurazione base. Gli americani hanno piu’ volte indicato nel C-27J, fratello minore (per dimensioni) del C-130J, la soluzione tecnica preferita per le loro esigenze di nuovi mezzi per il trasporto militare di medie dimensioni.
L’interesse di Finmeccanica ai business in Usa e’ allargato ai trasporti dove le controllate Ansaldo Breda e Ansaldo Signal puntano alla produzione di tram e vagoni e apparati di segnalamento per la metropolitana, ai cannoni navali per i quali aprira’ uno stabilimento di produzione negli Usa, alla Information technology con Elsag che ha fornito un sistema di automazione alle Poste e il famoso sistema di rilevamento delle targhe alla polizia dell’Ohio.
Numerosi negli Usa sono i programmi delle aziende di Finmeccanica nel settore dello spazio con la Nasa. Alla luce dell’accordo siglato ieri con BAe Systems per l’elettronica della difesa e alla leadership che Finmeccanica conquista in Europa, Guarguaglini punta alla internazionalizzazione del suo gruppo. Nel mirino di Finmeccanica c’e’ l’acquisizione in Usa di una azienda di piccole o medie dimensioni di elettronica per la difesa con avviati contatti con il Pentagono.
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