Chiesa e giovani

Quando il Papa ci chiese di cambiare l’economia

Papa Francesco nel 2022 firmò un Patto con giovani economisti, imprenditori e changemakers, ma chiese di togliere il riferimento al suo nome. In pochi se ne accorsero. Con l’appuntamento di novembre 2025 — Restarting the Economy — quella lezione si fa cammino concreto, aperto a tutti i giovani che vogliono rimettere al centro dell'economia la pace, l'ambiente, la giustizia. Segnati dai 30 passi di Francesco nel settembre 2024

di Luca Iacovone

Che fine fa The Economy of Francesco senza Francesco? Il senso di smarrimento che si respira in questi giorni nelle chat e nelle call della community globale riporta il pensiero a un altro momento, altrettanto carico di domande.

Era il 24 settembre 2022. Al Teatro Lyrick di Assisi il mondo era seduto fianco a fianco: oltre mille giovani da ogni continente, economisti, imprenditori, changemakers, tutti uniti da una chiamata comune. Quella giornata avrebbe dovuto essere il culmine del nostro cammino: la firma del Patto di Economy of Francesco con il Papa.

Ma proprio lì, nell’istante più atteso, arrivò una sorpresa che non capimmo subito. Di cui nessuno si accorse, tra i tanti commentatori e giornalisti presenti. Noi sì, però, che a quel documento lavoravamo dal 2020. Mentre veniva letto il testo ufficiale del Patto, ci accorgemmo che non c’era più alcun riferimento all’economia di Francesco.

L’incontro di Papa Francesco con i giovani di Economy of Francesco nel 2022

Il patto che avevamo immaginato come il Patto dell’Economia di Francesco — il Santo d’Assisi e il Papa insieme — era diventato semplicemente il Patto per l’economia. Noi che avevamo costruito passo dopo passo quel cammino, lo sentimmo subito. Avevamo coltivato un’idea di economia ispirata alla spoliazione del Santo, al dono, alla fraternità. Perché cancellare quel riferimento? Perché privare il nostro sogno del suo nome?

«Il Papa non ha voluto».

Papa Francesco non ci chiedeva un’economia per bravi ragazzi, né una nuova enclave di buone intenzioni. Non voleva un’altra economia di pochi, né tantomeno un’economia legata al suo nome o alla sua figura. Ci chiedeva di cambiare tutta l’economia. Senza recinti, senza etichette, senza esclusività.

Papa Francesco non ci chiedeva un’economia per bravi ragazzi, né una nuova enclave di buone intenzioni. Non voleva un’altra economia di pochi, né tantomeno un’economia legata al suo nome o alla sua figura. Ci chiedeva di cambiare tutta l’economia. Senza recinti, senza etichette, senza esclusività

Oggi, ripensando a quella delusione, capiamo che fu la nostra prima grande lezione: l’economia nuova non avrebbe avuto un nome da difendere, ma un futuro da costruire.

Una lettera, un cammino, un incontro

Tutto era cominciato con una lettera. Il 1° maggio 2019, Papa Francesco aveva lanciato il suo invito: ridare un’anima all’economia. Non con parole generiche, ma con una chiamata precisa, personale, diretta ai giovani economisti, imprenditori, changemakers di tutto il mondo.

Il Patto oggi è conservato in una giara nel roseto della Basilica di Santa Maria degli Angeli

Molti di noi lessero quella lettera non come un annuncio, ma come una domanda rivolta a ciascuno. Non si trattava di aderire a un progetto, ma di scegliere da che parte stare.
Rispondemmo. Mandammo una mail, una candidatura semplice e coraggiosa. Quella lettera cambiò i nostri cammini: da studenti, lavoratori, sognatori sparsi per il mondo, diventammo una comunità in costruzione.

Poi venne il Covid. L’incontro previsto per marzo 2020 ad Assisi saltò. Invece di disperderci, cominciammo a ritrovarci nelle call, a conoscerci nelle stanze virtuali dei “villaggi” tematici. Lavoro e cura, agricoltura e giustizia, finanza e umanità: parole che cercavano di incontrarsi per inventare linguaggi nuovi. Imparammo a pensare insieme pur essendo lontani, a costruire fiducia senza aver mai stretto una mano. Non era un tempo di attesa: era un tempo di semina.

Quando finalmente arrivò settembre 2022, Assisi non fu solo un luogo fisico. Fu l’incontro reale di una comunità già viva. La gioia di vedersi, di abbracciarsi, di riconoscersi fu incontenibile. Avevamo imparato a lavorare da lontano, ora camminavamo vicini. La firma del Patto con il Papa non era la fine di un percorso, ma il battesimo di una storia che non apparteneva a noi, ma al mondo intero.

Non bastava più un patto. Servivano altri passi

Dopo Assisi 2022 non bastava più un documento, un patto siglato, per contenere quello che stava nascendo nel mondo. The Economy of Francesco era diventata qualcosa di vivo, di diffuso, di globale. Nessun testo poteva esaurire la forza di quel movimento.

Fu Papa Francesco a intuire che serviva un altro passo. Non una nuova dichiarazione, ma una casa che permettesse a quell’energia di continuare a crescere. Così scrisse una lettera al Vescovo di Assisi, monsignor Sorrentino, chiedendo di verificare la possibilità di dare vita a una fondazione che potesse sostenere nel tempo la comunità globale di Economy of Francesco. Il 23 settembre 2024, la Fondazione The Economy of Francesco fu istituita ufficialmente: una nuova casa per un cammino che voleva continuare ad aprirsi al mondo.

Pochi giorni dopo, una piccola delegazione di giovani si ritrovò in Vaticano. Non eravamo lì solo per consegnare l’atto costitutivo. Eravamo lì per raccontare a Papa Francesco quello che in questi anni era nato dal suo invito: progetti, percorsi di ricerca, imprese sociali, cammini di comunità.

Tra questi anche Steps for Peace: la campagna che aveva unito passi in ogni angolo del pianeta. Avevamo sognato di raccogliere 8 milioni di passi: ne avevamo camminati più di 14 milioni. Cammini in città e campagne, scuole e deserti, sentieri di montagna e quartieri popolari: ogni passo donato per costruire un’economia di pace.

Quando entrò nella sala fu chiaro a tutti: Papa Francesco era cambiato. Più affaticato rispetto al 2022, il respiro corto, i movimenti lenti, il corpo segnato dalla fatica. Ho contato trenta passi, dall’ingresso della sala fino alla sua sedia. Di ognuno si sentiva il peso, il respiro spezzato, il dolore nascosto tra i sorrisi.

Seduto, gli bastò un minuto per ritrovare il sorriso paterno e luminoso che conoscevamo. Gli proponemmo di stringere il primo nodo sulla corda della pace, e lui, senza esitazione, lo fece. Su quella corda francescana, Papa Francesco strinse il primo nodo per un’economia di pace: con i poveri, casta verso l’ambiente, obbediente al bene dell’uomo.

Udienza del Papa con la Fondazione Economy of Francesco del 25 settembre 2024

Al traguardo di Steps for Peace non arrivammo con 14 milioni di passi, ma con 14 milioni e trenta. I suoi trenta passi li portiamo cuciti dentro di noi, come il primo segno che cambiare l’economia significa prima di tutto continuare a camminare, anche quando costa fatica.

Al traguardo di Steps for Peace non arrivammo con 14 milioni di passi, ma con 14 milioni e 30. I 30 passi di Papa Francesco li portiamo cuciti dentro di noi, come il primo segno che cambiare l’economia significa prima di tutto continuare a camminare, anche quando costa fatica

Restarting the Economy

Quando abbiamo scelto il nome del nostro prossimo incontro globale, non potevamo immaginare quanto sarebbe stato profetico. Restarting the Economy era già il titolo dell’evento di novembre 2025, pensato come tappa naturale del nostro cammino dopo la nascita della Fondazione e i passi di questi anni. Ora, con la scomparsa di Papa Francesco, quel nome assume un significato ancora più forte.

Non si tratta solo di ripensare l’economia. Si tratta di ripartire, tutti insieme, con più radicalità, più coraggio, più verità. Non per ricominciare da zero, ma per rilanciare nel mondo quella domanda che ci è stata consegnata: dare un’anima all’economia.

Restarting the Economy sarà il primo incontro globale in presenza dopo quello di Assisi 2022. Tre giorni a Castel Gandolfo, a Roma, dal 28 al 30 novembre, a poche settimane dalla chiusura del Giubileo. Tre giorni per radunare la comunità mondiale di Economy of Francesco e aprire le porte a tanti nuovi giovani: studenti, imprenditori, economisti, changemakers, che si sentono chiamati a costruire un’economia più giusta, più umana, più vivibile.

Video racconto della cooperativa il Sicomoro realizzato da Economy of Francesco per l’incontro con il Papa

Ci ritroveremo in un momento speciale: tra un’eredità raccolta e un futuro ancora tutto da scrivere. Con la speranza — grande e semplice — di poter incontrare anche il prossimo Papa. Perché il nostro cammino, come ci ha insegnato Francesco, non si misura dai nomi che porta, ma dai passi che continua a compiere.

In apertura una foto dell’udiena del 25 settembre 2024 nel momento in cui il Papa stringe il primo nodo sulla corda di Steps for peace

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