Le parole di Francesco
Ha rovesciato lo sguardo sui poveri
Papa Francesco ha rovesciato il tradizionale sguardo sulla povertà della Chiesa. Che da individuale diventa questione sociale. La sociologa Saraceno: «Nei suoi discorsi c'è l’indicazione al dovere di modificare i meccanismi che producono emarginazione». Otto intellettuali per otto parole-chiave del pontificato di Bergoglio, già pubblicate nel numero di VITA "Fratello papa", scaricabile gratuitamente da tutti

Lo sguardo di Papa Francesco sui poveri e la povertà è duplice. È lo sguardo di chi si fa carico dei loro bisogni più urgenti anche dal punto di vista del mantenimento della dignità personale. Quindi, lungi dal far sgombrare gli accattoni e i senza dimora che frequentano piazza San Pietro, come hanno da qualche anno iniziato a fare non solo molti sindaci nelle vie e piazze dei centri urbani in nome del decoro, ma anche alcuni parroci sui sagrati delle chiese, fa installare docce per loro nel loggiato. Consente al suo elemosiniere di riallacciare la luce in un edificio romano abbandonato e occupato da persone che non hanno altro tetto sotto cui ripararsi. Sollecita tutte le parrocchie ad essere accoglienti con azioni pratiche verso i poveri e i migranti.
Tutto sommato queste azioni, anche se erano diventate inusuali per un Papa, rientrano, dovrebbero rientrare, nella normale attività e pedagogia del capo della Chiesa. Papa Francesco tuttavia rovescia lo sguardo sulla povertà proprio tradizionalmente della Chiesa, formulandolo come problema eminentemente politico, esito di decisioni che avvengono entro rapporti di potere asimmetrici — tra gruppi e classi sociali, anche se non usa questi termini — e tra Paesi. Per Francesco, infatti, la povertà e la condizione dei poveri vanno letti e affrontati innanzitutto nella prospettiva della, mancata, imperfetta, giustizia sociale e delle disuguaglianze, non della sfortuna o debolezza dei singoli. Nei suoi discorsi sulla povertà si trova niente di meno che l’indicazione al dovere di modificare i meccanismi che producono povertà ed emarginazione.
In questi 12 anni Papa Bergoglio è stato un punto di riferimento costante per tutto il mondo che a VITA fa riferimento. Per questo abbiamo messo a disposizione di tutti il numero di VITA che ha celebrato i primi dieci anni del pontificato di Francesco. Puoi scaricare il magazine gratuitamente da qui, semplicemente registrandoti.
«Solidarietà con i poveri è pensare e agire in termini di comunità, di priorità della vita di tutti sull’appropriazione dei beni da parte di alcuni. È anche lottare contro le cause strutturali della povertà: la disuguaglianza, la mancanza di un lavoro e di una casa, la negazione dei diritti sociali e lavorativi. La solidarietà è un modo di fare la storia con i poveri, rifuggendo da presunte opere altruistiche che riducono l’altro alla passività».
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