Non profit

Tremonti torna alla carica con l’8 x mille

Erano suoi vecchi progetti, che ora ripresenta. Domandina: a cosa servono, "ora"? e perché l'ex ministro non ha mai appoggiato la +Dai -Versi?

di Ettore Colombo

Roma, Montecitorio – nostro servizio Erano suoi vecchi progetti che ora Giulio Tremonti, vicepresidente di Forza Italia, ha tradotto in due proposte di legge e che torna alla carica nel proporre. La prima istituisce un libretto postale nominale (a rendimento privilegiato) per tutti i neonati italiani, libretto su cui lo Stato dovrebbe versare un contributo iniziale di 2500 euro. La seconda consente di devolvere una seconda quota dell?otto per mille del proprio versamento Irpef a chi opera nel cosiddetto Terzo settore o a favore della ricerca scientifica. ?Si tratta di proposte – osserva l?ex ministro dell?Economia presentando le due proposte di legge in una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina alla Camera – che non a caso scelgono di rivolgersi con strumenti nuovi a temi che per il nostro partito, e per la coalizione tutta, sono considerati fondamentali: il finanziamento e il sostegno della famiglia e della dimensione sociale?. Tremonti, nella fattispecie, garantisce che il libretto postale non rappresenterà una forma di concorrenza impropria (o addirittura illecita) nei confronti del sistema bancario; e rivendica a tal proposito il diritto-dovere costituzionale dello Stato nel favorire e proteggere il risparmio. Entrando nello specifico, poi, diche che la normativa sull?otto per mille dovrebbe approssimativamente coinvolgere un gettito di circa 800/850 milioni di euro, mentre la cifra che dovrebbe essere impiegata dal bilancio pubblico per sostenere i libretti per i neonati si aggirerebbe intorno al miliardo di euro annuo. Riguardo a quest?ultima somma è stato sottolineato che si basa su un dato certo di 500 mila nuove nascite annue in Italia, a cui però va tolta la quota che riguarda le famiglie con un reddito oltre i 45mila euro. Queste ultime sono infatti escluse dall?erogazione del suddetto libretto postale. Sia il coordinatore del partito azzurro Sandro Bondi che il capogruppo alla Camera Elio Vito hanno nell?occasione voluto sottolineare come le due proposte siano l?avanguardia di tutta una serie che punta a delineare il programma della Casa delle libertà per le elezioni politiche del 2006. ?Sono proposte di fine legislatura che – ha precisato Vito – seppure possono non arrivare in porto entro i prossimi dodici mesi, costituiscono fin d?ora i tasselli della prossima?. ?Sono iniziative che si ispirano al principio – ha aggiunto Bondi – per cui la realizzazione d del programma è la forma più alta di moralità politica?. “Soddisfazione e grande apprezzamento” sono stati espressi anche dal sottosegretario al Welfare, Grazia Sestini. Due semplici, modesti, domande. Se anche Tremonti e i suoi sodali azzurri si rendono conto che presentare “ora”, cioè nella parte finale della legislatura, tali proposte equivale a una pura e semplice battaglia di bandiera, che senso hanno – se non dimostrare che l’ex ministro è vivo e lotta assieme ai suoi? Infine, perché Tremonti non ha mai e poi mai appoggiato la battaglia di un fronte parlamentare ampio e trasversale come quello che ha appoggiato la proposta di legge sulla deducibilità fiscale delle donanzioni, detta anche “Più dai, meno Versi”?


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