Addio Papa Francesco
Francesco, Federcasse: «Un Papa che ha avuto a cuore la cooperazione»
Il presidente di Federcasse, Augusto dell’Erba, e il direttore generale Sergio Gatti sottolineano in una nota come il Pontefice abbia «aperto ulteriori orizzonti, vie nuove, responsabilità inedite». Quando Bergoglio arrivò a dire che «la finanza è un po’ il sistema circolatorio dell’economia»
di Redazione

In una lettera inviata a tutte le Banche di credito cooperativo, Casse rurali e Casse Raiffeisen italiane, il presidente di Federcasse, Augusto dell’Erba, e il direttore generale Sergio Gatti evidenziano come «Papa Francesco abbia segnato la storia recente e della contemporaneità. Lo avevano fatto con diversi approcci e diversi caratteri personali anche Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Francesco ha aperto ulteriori orizzonti, vie nuove, responsabilità inedite. Si è occupato moltissimo di economia e spesso di cooperative e di Banche di credito cooperativo. Il 16 dicembre scorso, in un’udienza concessa agli esponenti della Bcc Campania Centro, della Bcc Abruzzi e Molise e di Banca Etica, Francesco ebbe a dire che “ogni volta che l’economia e la finanza hanno ricadute concrete sui territori, sulla comunità civile e religiosa, sulle famiglie, è una benedizione per tutti. La finanza è un po’ il sistema circolatorio, per così dire, dell’economia: se si blocca in alcuni punti e non circola in tutto il corpo sociale, si verificano infarti e ischemie devastanti per l’economia stessa. La finanza sana non degenera in atteggiamenti usurai, in pura speculazione e in investimenti che danneggiano l’ambiente e favoriscono le guerre. Più in generale, ci sembrano fondamentali almeno tre suoi scritti: quello che può essere considerato sotto molti profili il suo “documento programmatico”, la Lettera apostolica Evangelii Gaudium (2013), le sue Encicliche sociali Laudato si’ (2015, con l’inaugurazione del concetto di ecologia integrale: ambientale, sociale, economica) e Fratelli tutti (2022), che tra l’altro richiama la mutualità come ingrediente di una volontà politica e di una visione del mondo. Sei giorni dopo la sua elezione al soglio pontificio, Papa Francesco così disse il 19 marzo 2013: “Oggi la cooperazione è oggetto di qualche incomprensione anche a livello europeo, ma ritengo che non considerare attuale questa forma di presenza nel mondo produttivo costituisca un impoverimento che lascia spazio alle omologazioni e non promuove le differenze e l’identità”. Il 12 settembre 2015, rivolgendosi ai soci e al personale della Bcc di Roma, affermò: “Come Banche di credito cooperativo, avete messo in pratica la sussidiarietà quando avete affrontato le difficoltà della crisi con i vostri mezzi, riunendo le forze, e non a spese degli altri. Questo è sussidiarietà…”. Più di recente, il 29 settembre 2023, inviò un messaggio ai partecipanti alla quinta edizione del Festival nazionale dell’economia civile: “Questa economia illuminata ha bisogno di direzioni di largo respiro, che aiutino la nostra società a percorrere la via del ben vivere e della generatività, e di una politica, anche economica, arricchita della partecipazione, dalla cittadinanza attiva e dalle scelte responsabili dei cittadini, nella logica della sussidiarietà che è il fondamento della democrazia”».
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