Famiglia

Tra i disabili un po’ per caso. Ma non sino a 40 anni…

Intervista a Luca Venca, servizio civile volontario.

di Stefano Arduini

Lo si potrebbe definire un pioniere del servizio civile volontario. Luca Venca, famiglia di operai, nato a Monza 24 anni fa, è reduce da un anno passato alla Fondazione Aquilone di Bruzzano. 25 ore la settimana spalmate su 5 giorni, a 433,80 euro al mese, al servizio dei disabili. Su di lui non pendeva alcun obbligo di legge, essendo stato riformato alla visita di leva. Eppure… Vita: Chi te lo ha fatto fare? Luca Venca: Nel 2000 e nel 2001, dopo il diploma in perito elettrotecnico, per due anni ho fatto l?operaio alla Colmar. Ma non mi piaceva. Mi sentivo ancora giovane. Mi sono detto: se voglio cambiare qualcosa lo devo fare ora. Così mi sono iscritto a Scienze dell?educazione. E per verificare la mia decisione mi sono messo alla prova con il servizio civile. Vita: Perché l?area disabilità? Venca: Potevo anche dedicarmi agli anziani. Ma mi sembrava un po? noioso. Vita: Una scelta controcorrente la tua. Come l?hanno presa parenti e amici? Venca: E’ stato proprio mio padre a portare a casa il bando di servizio civile. Quanto agli amici non ne ho. È strano, ma è sempre stato così. Vita: Non fossi stato riformato, avresti fatto il militare? Venca: No, l?obiettore di coscienza. Vita: Sei un pacifista? Venca: Nemmeno. Semplicemente mi spaventa la vita di caserma, il nonnismo soprattutto. Vita: Favorevole alla guerra in Iraq? Venca: Non saprei. Non ne so nulla. È un argomento che sento lontano, che non interessa il mio spazio e il mio tempo. Quello che non mi va è che si dica che i militari sono laggiù per fare del bene. La verità è che sono ben pagati. Niente in contrario, per carità. Ma non raccontino favole. Vita: In cabina elettorale da che parte stai? Venca: Una volta ero di sinistra. Adesso non più. Non mi piace la logica della contrapposizione a tutti i costi che c?è sempre. Non è credibile che non siano mai d?accordo su nulla. Se si votasse domani? Scarabocchierei la scheda. Vita: Che esame stai preparando? Venca: Pedagogia dell?handicap. Vita: Di fronte a te hai un futuro da educatore? Venca: Il servizio civile è un?esperienza che farei altre mille volte. Ma non mi vedo lavorare con i disabili per i prossimi 40 anni. Vita: Perché? Venca: Di certo non si guadagna molto Vita: Qual è il minimo stipendio accettabile? Venca: 1.300, 1.400 euro. Vita: Quindi farai l?operaio? Venca: No, preferirei qualcosa d?altro. In questo momento sto annaspando. Leggo annunci, poi si vedrà. Vita: Sogno nel cassetto? Venca: Una casa piccolina su una montagna tutta mia.


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