Famiglia

Maremoto: il bilancio delle vittime balza a 226mila morti

Con un impressionante balzo in avanti, l'Indonesia ha oggi portato il bilancio delle sue vittime a oltre 166.000 vittime, spingendo cosi' il bilancio complessivo della tragedia a 226.000

di Paul Ricard

Con un impressionante balzo in avanti, l’Indonesia ha oggi portato il bilancio del proprio tributo di vittime dell’onda distruttrice di Santo Stefano d’un colpo solo a oltre 166.000 vittime, con un incremento di circa 50.000, spingendo cosi’ il bilancio complessivo della tragedia a 226.000, cifra comunque destinata ancora a salire. Una notizia – il nuovo bollettino viene dal ministero della sanita’ di Giakarta – che da un lato non ha colto molto di sorpresa, se solo ieri uno dei responsabili della cellula di crisi che coordina la ricerca dei cadaveri aveva preparato il terreno, stimando che il bilancio di quanti hanno perso la vita nella sola provincia di Aceh avrebbe superato nettamente i 150.000 morti. Secondo lo stesso funzionario indonesiano, vaste aree di rovine e di fango continuano, dopo tre settimane e mezzo, a restituire resti umani a migliaia e per scovarli tutti, stima l’uomo, ci vorranno, nella migliore delle ipotesi, almeno altre quattro settimane. Nella confusione di cifre che ancora regna nell’Asia del sud, sembra tuttavia enormemente ridimensionata la cifra dei dispersi indonesiani, che dai 77.000 del precedente bollettino del ministero della sanita’ – e anche dai 40 mila stimati dal presidente Susilo Bambang – e’ crollata, contestualmente all’impennata dai morti accertati, a 6.245. ”Abbiamo fatto controlli incrociati su questa cifra e sembra corretta”, ha detto Doti Idrasanto, un direttore del ministero, che alla Reuters ha detto che molte delle persone che figuravano fra i dispersi sono state trovate morte. La cifra dei dispersi appare finalmente esatta oltre che ridimensionata, ma non riesce a fugare una sensazione ormai diffusa, uno spettro evocato ancora una volta stamani dal presidente indonesiano: ”Forse – ha detto Susilo Bambang – non conosceremo mai l’esatta entita’ delle perdite umane”.


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