“Pasticci della Tartaruga”

Quei dolci senza glutine che rappresentano un piccolo passo verso una società più inclusiva

Inaugurato a Genova un laboratorio di pasticceria gluten free della cooperativa La Compagnia della Tartaruga, che propone un progetto di impresa sociale per l’inserimento lavorativo di giovani con disabilità, qualità artigianale e sicurezza alimentare garantita dal programma “Alimentazione fuori casa senza glutine” dell’Associazione italiana celiachia

di Redazione

«L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 2025 come Anno internazionale delle cooperative, sottolineando il ruolo fondamentale che le cooperative svolgono nello sviluppo sostenibile, costruendo un mondo migliore. Con la vostra attività date concretezza a questo riconoscimento». Nel commento di Anna Manca, presidente di Confcooperative Liguria, c’è il senso dell’apertura al pubblico a Genova deI laboratorio di pasticceria senza glutine “Pasticci della Tartaruga”, che produce dolci buoni per tutti. L’iniziativa della cooperativa La Compagnia della Tartaruga (affiliata a Confcooperative) propone un progetto di impresa sociale per l’inserimento lavorativo di giovani con disabilità, qualità artigianale e sicurezza alimentare garantita dal programma “Alimentazione fuori casa senza glutine” dell’Associazione italiana celiachia – Aic.

Alice al lavoro nel laboratorio

Sono dolci buoni e davvero per tutti, quelli prodotti dal laboratorio. Realizzati con cura artigianale e ingredienti di alta qualità da tre giovani con disabilità cognitiva (Alice di 30 anni, Amina di 24 e Massimiliano di 39 anni), guidati dal pasticcere Michele Pietragalla, i dolci dei “Pasticci della Tartaruga” sono naturalmente gluten free e privi di contaminazione perché creati in un laboratorio dedicato, appartenente al network Alimentazione Fuori Casa. Fatti a mano uno per uno, unici come uniche sono le persone che li producono, sono creati con ricette che nascono già di base con un basso contenuto di farina, arricchite con materie prime pregiate come la frutta secca. Per questo possono essere condivisi e apprezzati da un pubblico ampio, a prescindere da particolari esigenze alimentari.

Amina si cimenta nelle sue creazioni dolciarie

Dalla pasticceria secca (come baci di dama, canestrelli e frollini rigorosamente a forma di tartaruga) alle crostate, passando per muffin e torte lievitate, fino a speciali torte farcite, l’offerta dei Pasticci della Tartaruga è in grado di soddisfare tutti i gusti, in tutte le occasioni. Specialità del laboratorio: la TortaTarta, una torta al cioccolato dall’irresistibile cuore morbido.

Nello spaccio di via Caffaro 12b è sempre presente una selezione di pasticceria secca assortita, ma l’intera gamma dei prodotti è acquistabile su ordinazione, per assicurare dolci sempre freschi e rispondere alla filosofia dello spreco zero. Lo spazio è aperto per il ritiro degli ordini dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12:30, mentre per la vendita è aperto il sabato mattina dalle 9:30 alle 12:30. Ordinare è possibile telefonicamente al numero 010-8050038 oppure online sul sito ipasticcidellatartaruga.it

Alcuni esempi dei prodotti di “Pasticci della Tartaruga”

Come per il B&B “La Sosta della Tartaruga”, avviato dalla cooperativa nel 2022, elemento distintivo del laboratorio di pasticceria è il suo forte valore sociale: nasce, infatti, con l’obiettivo principale di creare opportunità reali di formazione e inserimento lavorativo per giovani con disabilità cognitiva, valorizzandone le capacità e le potenzialità, in un ambiente professionale ma profondamente umano, dove la qualità del prodotto va di pari passo con la qualità delle relazioni.

«Fare dolci buoni per tutti, partendo da chi è spesso escluso: è questa la nostra rivoluzione», sottolinea Enrico Pedemonte, presidente della cooperativa. «Con I Pasticci della Tartaruga, così come con La Sosta della Tartaruga, trasformiamo la lentezza in valore e il lavoro in strumento di inclusione autentica. I nostri giovani, affiancati da un pasticcere esperto, producono dolci senza glutine che non sono pensati solo per chi ha un’intolleranza, ma per chiunque voglia scegliere la qualità e la cura artigianale. Ogni dolce rappresenta così un piccolo passo verso una società più inclusiva e attenta alle diversità. Perché l’inclusione può essere anche una scelta di gusto, concreta e quotidiana».

Un’immagine dello spaccio della cooperativa a Genova

Il pasticcere Michele Pietragalla (nella foto d’apertura insieme ad Alice, Amina e Massimiliano) racconta la sua esperienza quotidiana gomito a gomito con “i ragazzi della sua squadra”, come li chiama lui: «Ogni giorno è un piacere vederli arrivare in laboratorio pieni di motivazione ad imparare e desiderosi di mettere le mani in pasta. È impegnativo per tutti, si sbaglia spesso pesata, impasto, qualche volta mi arrabbio ma in un attimo riescono a farmi tornare il sorriso. Quando li guardo lavorare concentrati sul loro obiettivo mi sento veramente soddisfatto e convinto delle motivazioni che mi hanno fatto raccogliere questa sfida».

Omar Assan, fratello di Amina (una delle apprendiste pasticcere), testimonia come questi mesi di lavoro stiano facendo crescere davvero sua sorella: «Sono molto orgoglioso del percorso che sta facendo. La vedo affrontare nuove sfide con impegno, imparare cose nuove e mettersi in gioco ogni giorno. Più forte, più determinata e anche più serena. Questo percorso le dà fiducia in sé stessa, e si vede. Questo lavoro non è solo un’attività: è un passo verso una vita piena, inclusiva e dignitosa».

«Con il programma Alimentazione Fuori Casa senza glutine, Aic ha l’obiettivo di ridurre l’impatto sociale della celiachia per i pazienti e le loro famiglie», dichiara Caterina Pilo, direttore generale dell’Associazione. «Oltre 4.000 attività di ristorazione, distribuite in tutte le regioni, contribuiscono a migliorare la qualità della vita dei celiaci, accogliendoli in sicurezza e con competenza, aiutandoci a diffondere la cultura del senza glutine nel nostro paese, che anche il New York Times ha definito “il paradiso dei celiaci”. Abbinare l’obiettivo di una migliore vita sociale dei celiaci all’inserimento lavorativo di giovani speciali, come nel caso della Tartaruga, di Pizzaut in Lombardia, Fornaio Bakery a Messina e Laboratorio Maninpasta a Reggio Emilia, risponde pienamente alle nostre finalità e quelle delle Associazioni pazienti che operano in rete».

Sostengono il progetto i Rotary Club Genova Est, Genova Nord Ovest, Genova Golfo Paradiso, Genova Sud Ovest, Genova, Genova San Giorgio, Genova Centro storico, Genova Nord, con il contributo del Rotary Distretto 2032, l’Associazione Genova Est Onlus, la Fondazione Passadore 1888, Federfarma, Edilizia Spa, Studio Taccini, il Lions Club Genova Sampierdarena, Fondazione Cattolica e Fondazione Dopo.

Credits: foto cooperativa La Compagnia della Tartaruga

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