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Iraq: al voto 256 partiti e 33 coalizioni

Sono 14 milioni 27 mila gli elettori che il prossimo 30 gennaio dovranno orientarsi in un ginepraio di partiti per eleggere, nella stessa giornata l'Assemblea nazionale, il Parlamento curdo e 18 con

di Paul Ricard

Sono 14 milioni 027 mila gli elettori iracheni che il prossimo 30 gennaio dovranno orientarsi in un ginepraio di partiti e di coalizioni per eleggere, nella stessa giornata l’Assemblea nazionale, il Parlamento curdo e 18 consigli governativi. Sono infatti 256 le entita’ politiche che si sono registrate per queste controverse elezioni che rischiano pero’, a dispetto del numero dei partiti e dei candidati di essere disertate da buona parte della popolazione. I 256 partiti esprimono 7.785 candidati che corrono per 275 seggi. Le coalizioni hanno toccato la ragguardevole cifra di 33. I certificati elettorali assomigliano piu’ a un’indagine di mercato o a un questionario con mille simboli che a schede elettorali di taglio occidentale. Con tutta probabilita’ quindi i cittadini passeranno un bel po’ di tempo all’interno dei seggi, che saranno 28.350 per 5.700 centri elettorali, nello sforzo di identificare il partito e il candidato da loro scelto. I dati sono stati forniti dal capo ufficio stampa della Farnesina, Pasquale Terracciano che ha raccontato anche il duro lavoro che si svolge nell’ombra per addestrare il piu’ velocemente possibile il personale elettorale, che a regime dovrebbe superare le 190 mila persone. L’Italia e’ infatti fortemente impegnata a contribuire al buon esito di queste elezioni e la task-force Iraq del ministero degli Esteri ha finanziato una serie di corsi di formazione per il personale elettorale iracheno, svoltisi in Giordania per un costo di circa 350 mila euro. I corsi di formazione sono stati strutturati ”a cascata”: cioe’ con il principio di formare un primo nucleo di funzionari in grado di svolgere analoghi corsi direttamente in Iraq sia a livello centrale sia nelle diverse province. Il tempo infatti stringe e sarebbe stato impossibile formare personalmente le oltre 190 mila persone che dovranno lavorare ai seggi. Il processo prevede che al termine della cascata circa 160 mila persone saranno dotate delle competenze necessarie a gestire il processo elettorale. La complessita’ del voto iracheno ha richiesto anche un corso di formazione per l’istruzione al voto, sempre con il criterio a cascata. E’ stato formato un nucleo duro di 33 funzionari di educazione al voto che hanno assorbito anche le tecniche e le metodologie necessarie per trasmettere le conoscenze acquisite.


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