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Politica. La sinistra radicale cerca casa…

All'appello lanciato dall'intellettuale Alberto Asor Rosa hanno risposto in molti, oggi alla Fiera di Roma. L'area vale il 13-15% ma si unirà mai?

di Ettore Colombo

La sinistra radicale si muove e tenta una nuova mossa per ricompattare l’area, non piccola, che sta a sinistra dei partiti della Federazione dell’Ulivo. Alla Fiera di Roma in tanti hanno risposto all’appello di Alberto Asor Rosa di riunire tutte le forze che non si riconoscono nel polo riformista, con l’obiettivo di superare antiche divisioni e croniche frammentazioni della sinistra. Un’idea rilanciata dal Manifesto che ha organizzato con successo l’iniziativa alla quale hanno parttecipato tutti i leader di quest’area politica un po’ inquieta, ma capace di grandi mobilitazioni: da Alfonso Pecoraro Scanio a Oliviero Diliberto, da Fausto Bertinotti ad Achille Occhetto, a vari esponenti di associazioni e movimenti con Paul Ginsborg e Paolo Flores D’Arcais dei Girotondi a Vittorio Agnoletto e altri. Presenti, in una sala che sia in platea che in galleria a stento conteneva pubblico e partecipanti, anche i leader del Correntone e della Sinistra Ds, Fabio Mussi e Cesare Salvi. Unanimita’ di consensi sull’idea, illustrata da Asor Rosa di dar vita ad una ”camera di consultazione permanente” tra partiti e associazioni della sinistra. Asor Rosa e’ stato abile a porre un obiettivo realistico, che consente ai vari spezzoni della sinistra di mantenere la propria autonomia, sollecitandoli pero’ ad uno ”sforzo unitario”. ”Si tratta – ha spiegato – di un organismo formato da segretari di partito e rappresentanti di base con una sua autorevolezza culturale e anche politica. Non un partito, non una federazione di sinistra, ma qualcosa di concreto in una forma nuova non burocratica”. Asor Rosa, inoltre, ha precisato che il leader della coalizione e’ Romano Prodi e che ”alla Gad non c’ e’ alternativa”. ”Tocchera’ a noi – ha detto – fare la guardia contro i rischi che vengono da dentro lo schieramento di centrosinistra”. Il riferimento e’ alle tentazioni neocentriste e moderate, che a sinistra temono quando pensano all’attivismo di Rutelli, che per altro oggi, con le sue dichiarazioni sulla socialdemocrazia e l’egualitarismo da superare, ha alimentato la diffidenza di quest’area politica nei suoi confronti”. Il professore ritiene possibile trovare forme di collaborazione per un’area del 13%-14%, sottostimata nella realta’ del paese. Se la proposta di Asor Rosa e’ piaciuta ai leader che si sono alternati sul palco ed e’ stata accolta, pur con cautela, anche dal Mussi, diversi sono stati gli accenti sul possibile grado di coesione nella sinistra radicale. Il piu’ convinto a unirsi e’ stato Diliberto che da tempo punta alla federazione della sinistra. ”Occorre essere piu’ forti e piu’ uniti – ha detto – Tutti dobbiamo fare un passo indietro in nome dell’unita’ per fare poi insieme tanti passi avanti”. Il segretario del Pdci ha colto l’occasione politica per invitare Bertinotti a superare le antiche divisioni. Ma la risposta del leader del Prc, pur favorevole alla ”camera di consultazione”, e’ stata raggelante per Diliberto: ”Siamo per partecipare a una sinistra larga, ma non per rimettere insieme cocci spezzati del passato”. Dal palco, Bertinotti poi sostiene che la sinistra deve fare ”sentire il suo peso sul programma” perche’ ”ha il compito di costruire la Gad e di formare al suo interno anticorpi che evitino una nuova sconfitta dopo aver battuto Berlusconi come nel 2001”. Secondo il leader del Prc, a questo ”pendolo”, per cui la sinistra va al potere, ma poi lo perde ”perche’ si dimentica le ragioni della sconfitta della destra”, si puo’ rimediare con una sinistra radicale ”piu’ coesa”. Dal canto suo, Pecoraro Scanio ha puntato tutto sul programma della Gad: ”Va bene la camera di consultazione se l’obiettivo e’ di non discutere di colleghi, listini o listoni – ha detto – perche’ non ci interessa formare altri partiti”. Attento a non forzare la mano sui toni ”anti-fed” e’ stato Fabio Mussi, che ha definito la proposta di Asor Rosa ”accoglibile perche’ si agisce in modo da aumentare il peso complessivo nella sinistra del centrosinistra, puntando all’ unita’ della Gad e no a spezzarla”. ”Con questa formulazione – ha aggiunto – la minoranza Ds puo’ cooperare perche’ si tratta di un contributo all’ unita’ della coalizione”. Una cosa pero’ Mussi ha detto forte e chiaro, incassando un lungo applauso: ”Se si fara’ il partito riformista, io e altri non ci saremo”. Anche Cesare Salvi, che e’ su posizioni piu’ a sinistra del Correntone, ha sposato in pieno l’iniziativa ed ha anche sostenuto che, in prospettiva, bisogna pensare a costruire una grande forza di ispirazione socialista”. Di fronte al successo dell’assemblea, Piero Fassino ha parlato di un ”utile contributo” allo sforzo della Gad per definire progetti e proposte per vincere le elezioni”. Il primo commento alla Fiera di Roma e’ stato affidato invece ad Andrea Ranieri, che ha rappresentato Fassino. ”Se nascono luoghi di aggregazione politica, che hanno come fine quello di buttar giu’ questo governo e di costruire l’alternativa – ha detto Ranieri – questi per noi sono cose positive”. I Ds, peraltro, si sono detti disposti a ”collaborare fin da domani” con quanto uscira’ fuori da questa assemblea. Rossana Rossanda, fedele al suo spirito critico, ha sostenuto che occorre ”mettere in chiaro le posizioni perche’ ci sono differenze tra di noi” ed ha proposto una riunione in tempi brevi, un’ agenda di lavoro ed assemblee su temi programmatici. Anche se la Rossanda ha venato di un po’ di pessimismo l’ entusiasmo dell’ assemblea, tutti si sono lasciati con l’ impegno a rivedersi per una nuova iniziativa in cui mettere al lavoro questa ”camera di consultazione”.

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