Non profit

Ventenni, generazione malata di slot machine

Sono 20mila gli italiani malati d'azzardo. Un fenomeno diffuso sopratutto fra i giovani

di Redazione

Slot machine e lotto ‘stregano’ gli italiani. E i malati d’azzardo sono sempre piu’ giovani. Ben 20.000 i connazionali che soffrono di una vera e propria dipendenza da gioco, mentre sono addirittura 300.000 quelli che rischiano di diventare patologici. E se pensiamo che il 10% dei patologici rischia il suicidio, i numeri diventano davvero allarmanti: 2.000 sono gia’ ad alto rischio, 30.000 potrebbero diventarlo. A lanciare l’allarme e’ Tonino Cantelmi, docente di psichiatria dell’universita’ Gregoriana di Roma che mette in guardia da slot machine e gioco del lotto, lanciando l’allarme sui piu’ giovani: anche i ventenni del Bel Paese sono, infatti, sempre piu’ a rischio dipendenza. ”Il malato di gioco e’ cambiato profondamente nel tempo – spiega Cantelmi – In passato la dipendenza riguardava soprattutto persone abbienti che finivano sul lastrico per il ‘vizio’ del casino’. Oggi il livello culturale e l’appartenenza sociale dei patologici si sono abbassati notevolmente. Operai, muratori, casalinghe sono sempre piu’ a rischio dipendenza. Ci sono picchi davvero preoccupanti intorno ai 20 anni, giovani che hanno bisogno di cure perche’ hanno una profonda dipendenza, soprattutto da slot machine”. Ed e’ proprio la slot machine la ‘regina’ dei giocatori dipendenti. ”Soddisfa immediatamente l’esigenza di sapere se si e’ vinto o si e’ perso – spiega l’esperto – ed e’ la rapidita’ dell’esito a renderla senz’altro il gioco piu’ ambito dai dipendenti, soprattutto giovani e di sesso maschile”. Ma anche le donne popolano sempre piu’ ‘l’esercito’ dei patologici da gioco. Attratte soprattutto dal lotto, non riescono a rinunciare alla ‘puntatina’ del mercoledi’ e del sabato, soprattutto sui soliti numeri ritardatari. L’ultimo di una lunga serie, il 53 a Venezia atteso da piu’ di 170 estrazioni, ha portato al suicidio, martedi’ mattina, una casalinga 58enne di Carrara. ”A questo caso – avverte Cantelmi – potrebbero seguirne molti altri. La dipendenza da gioco e’ una patologia sempre piu’ diffusa e, contrariamente a quanto si pensa, i giochi di massa sono quelli piu’ a rischio proprio per la loro accessibilita”’. Il giocatore dipendente e’ una persona ”profondamente insicura”, che decide di dedicarsi al gioco ”non per sete di ricchezza – sottolinea lo psichiatra – ma per la grandiosita’ che attribuisce al gesto nel caso in cui riuscisse a vincere. Nel gioco, il dipendente cerca una sicurezza che solitamente non gli appartiene”.

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