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Sudan: Avsi a favore dell’educazione in Sud Sudan
La pace firmata, rimane l'emergenza nel campo dell'educazione. Ecco cosa fa l'Avsi
Il Sud Sudan, dopo 20 anni di guerra e 2 milioni di morti, ora il paese, il più vasto dell?Africa, sta affrontando il difficile e lento processo di pace con i suoi 4 milioni di sfollati. Attualmente i bambini in età scolare sono 1 milione, il 75% dei quali senza accesso all?istruzione scolastica. A causa della mancanza di strutture, normalmente i bambini sono costretti a fare lezione all?aperto, sotto un albero, senza alcun materiale scolastico. Gli insegnanti sono pochi e ancora di meno quelli qualificati. In assenza della scuola, i bambini non riescono ad avere una stabilità psicologica, e molti di questi, abbandonati a loro stessi, sono entrati nelle fila dell?esercito come bambini soldato.
EMERGENZA EDUCAZIONE – Proprio perché oggi la sfida più importante del Sud Sudan è l?educazione, AVSI ha scelto di intervenire privilegiando il sostegno ad una rete di scuole primarie e secondarie nella Contea di Torit, oltre a svolgere programmi di assistenza alla popolazione. Il progetto educativo di AVSI prevede innanzitutto il sostegno alla scuola primaria St. Kizito che accoglie 1.500 bambini. La scuola ha bisogno di tutto, a partire dalla formazione degli insegnanti alla costruzione di nuove classi. Ma serve anche materiale didattico come libri di testo e quaderni perché quasi inesistenti.
?Oltre all?emergenza educazione, nella contea di Torit stiamo assistendo anche 50 mila persone cui manca tutto ? afferma da Kampala Filippo Ciantia, medico, dal 1980 in Africa e rappresentante dell?ong AVSI per la Regione dei Grandi Laghi – Alcuni di loro da dieci anni non vedevano un bianco, altri non hanno mai avuto un contatto con i medici e nessun villaggio possiede l?acqua nelle vicinanze?. La guerra e l?inaccessibilità di queste sperdute zone di boscaglia e savana, al confine con l?Uganda, hanno impedito ogni possibilità di contatto con la popolazione del Sud Sudan. In questi villaggi acqua, sanità, scuole e sicurezza alimentare sono i principali problemi da affrontare. Senza contare i possibili profughi in arrivo dopo la pace.
AVSI (www.avsi.org) è una ong senza scopo di lucro presente in 35 paesi poveri del mondo (Africa, America Latina, Medio Oriente, Est Europa e ora anche in Sud Est Asiatico per l?emergenza maremoto) con progetti di cooperazione allo sviluppo nei settori dell?educazione, emergenza umanitaria, sanità, cura dell’infanzia in condizioni di disagio, formazione professionale, recupero delle aree marginali urbane, ambiente, agricoltura, microimprenditorialità. Tutti i progetti di AVSI hanno come base programmi educativi. Con questa particolare attenzione all?educazione, AVSI conferma il suo impegno per lo sviluppo umano.
ADOZIONI A DISTANZA: Con il ?sostegno a distanza? AVSI aiuta oltre 24.000 bambini e ragazzi che vivono nei paesi poveri del mondo. Con questo piccolo (85 centesimi di euro al giorno per un anno), ma importante contributo, possono ricevere un?adeguata alimentazione, cure mediche, usufruire di interventi igienico-sanitari, ma soprattutto andare a scuola, in modo che possano diventare i veri protagonisti del loro futuro. Il bambini e ragazzi beneficiari del sostegno a distanza di AVSI in tutti i paesi in cui opera, infatti, sono integrati in progetti educativi: dalle scuole materne alle medie, ma anche superiori, università e corsi professionali.
Per maggiori informazioni, visita il sito: www.avsi.org
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