Giornata Mondiale 11 aprile

Parkinson: lo sport è una terapia complementare

Protegge dallo sviluppo della malattia e può portare a una sua regressione e a una migliore gestione dei sintomi. L'attività fisica non agisce solo sul sintomo ma sulla persona. Al bisogno crescente di iniziative per i pazienti risponde il volontariato e l'associazionismo, ma andrebbe aiutato dalle istituzioni. Lo spiega Nicola Modugno, direttore del centro Parkison e disturbi del movimento dell’Irccs Neuromed di Pozzilli

di Nicla Panciera

Praticare attività fisica con regolarità, per una persona con il Parkinson, significa riuscire a gestire meglio i sintomi della malattia e rallentarne la progressione, anche quando la si inizia a praticare a distanza di anni dalla diagnosi. Inoltre, secondo un numero crescenti di studi, la pratica costante addirittura abbassa il rischio di sviluppare la malattia, in quanto c’è un’associazione tra l’attività fisica complessivamente praticata e la comparsa di Parkinson. Delle mille relazioni benefiche tra sport e Parkinson si torna a parlare oggi, in occasione della Giornata mondiale dedicata a questa malattia, l’11 aprile, data di nascita del dottor Parkinson, promossa in Italia da Fondazione Limpe per il Parkinson.

Perché funziona?

Lo studio delle basi neurofisiologiche degli effetti dello sport ha mostrato che esso favorisce la neuroprotezione, attraverso la produzione di sostanze neurotrofiche. «L’attività fisica, che non è la riabilitazione, è un’attività che consideriamo una vera e propria terapia complementare. Inoltre, essa agisce non solo sul sintomo ma sulla persona, attraverso l’apprendimento richiesto dall’esercizio di una qualunque attività fisica». Ciò aiuta i pazienti attraverso una rieducazione al proprio corpo ad acquisire autoconsapevolezza dei propri limiti e delle proprie potenzialità. La riabilitazione si svolge in palestra, mentre «l’attività fisica preferibilmente in un ambiente all’aperto e ciò stimola la capacità di adattamento alla vita, quindi la resilienza» ci spiega Nicola Modugno, direttore del centro Parkison e disturbi del movimento dell’Irccs Neuromed di Pozzilli. Anche di questo parlerà oggi al convegno di scienze motorie dell’Università di Chieti per la presentazione del progetto “Move on up” e questa sera nel corso del webinar dedicato alla Giornata mondiale e organizzato da Fondazione Limpe.

Davvero poco è precluso

Modugno è fondatore di Parkinzone Aps, una delle prime realtà del paese a occuparsi di benessere psicofisico delle persone con Parkinson organizzando attività teatrali e culturali ma anche sportive, con iniziative varie e camp vacanze, praticamente in ogni ambiente outdoor, dal mare al lago alla montagna, proponendo sci, trekking, canoa, rafting, vela, surf, sup, wing sup, nuoto, Tai chi, yoga, pilates, Feldenkrais, ponte tibetano, ping pong, arrampicata su alberi, arrampicata sportivo, danza e biodanza. Davvero poco è precluso alla persona con Parkinson. «Sono tutte attività efficaci anche sui sintomi, ma non solo» precisa il neurologo, che cita le molte evidenze. Ad esempio, «sappiamo che il Nordic Walking riduce del 90% le cadute nel Parkinson, aspetto sul quale in alcuni casi il trattamento farmacologico può non aiutare o può peggiorare. Per questo è necessario creare nuovi automatismi, attraverso la pratica dell’attività fisica».

Nessun sostegno al volontariato

L’importanza del terzo settore e dell’associazionismo è sotto gli occhi di tutti, anche alla luce del crescente bisogno di questo tipo di attività, conseguente al progressivo anticipo dell’età della diagnosi. Il Parkinson non è più una malattia della terza età, entra nella vita delle persone sempre prima ed è necessario imparare a gestirlo. «Quello degli spazi non è problema. Gli spazi aperti sono la nostra palestra, come anche i parchi cittadini oppure i musei, che sono ben lieti di aprire le proprie porte» puntualizza Modugno che sottolinea la mancanza di sostegno istituzionale, di finanziamenti, di formazione degli operatori delle associazioni che in modo del tutto volontario svolgono queste preziose attività. Dove la presenza del neurologo è fondamentale ma, anche lì, non c’è alcun riconoscimento dello svolgimento da parte dei clinici di queste attività in un setting non ambulatoriale-ospedaliero.

Direzione umanizzazione

«Gli sportivi che partecipano ai camp estivi, ci accolgono, regalano sorrisi e allegria. Tutti sono fantastici e le persone sono felici» racconta Modugno. «Un simile approccio alla malattia, anche da parte dei clinici, sarà forse troppo lungimirante, ci vorrà forse del tempo, ma sono convinto che sia quello di cui abbiamo bisogno». Anche per aiutare a vivere con l’incertezza di una malattia neurodegenerativa come il Parkinson che progredisce, magari anche lentamente, ma non si arresta.

La campagna social

In occasione della giornata mondiale, Fondazione Limpe promuove una doppia iniziativa per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del movimento per le persone con Parkinson. Da un lato, lancia la challenge social #UnPassoControIlParkinson, challenge invita chiunque a camminare per 30 secondi, anche sul posto o in casa, a fotografarsi o riprendersi durante il gesto e a pubblicare il contenuto sui propri canali social, taggando @fondazionelimpe e utilizzando l’hashtag #UnPassoControilParkinson. Ogni partecipante è quindi invitato a nominare tre amici affinché anche loro possano unirsi alla sfida.

L’evento del 12 settembre

Si aprono ufficialmente le iscrizioni a Parkithlon2025, il triathlon non competitivo dedicato a persone con Parkinson, medici e caregiver, che si terrà il prossimo 12 settembre sulla Costa dei Trabocchi, in Abruzzo. Si tratta di una staffetta Super Sprint Triathlon – con prove di nuoto, ciclismo e camminata veloce – adattate e coinvolgenti per tutti i partecipanti. L’evento di settembre rappresenta così il momento conclusivo di un percorso che include anche tappe preparatorie in diverse città italiane, con l’obiettivo di costruire una rete di storie e testimonianze che uniscono sport, inclusione e sensibilizzazione.

Foto di Vittorio Andretta (nordic walking sul lungomare di Napoli, durante la convention Parkinson: Corpo e Anima, organizzata da Fondazione Limpe per il Parkinson Ets il 21 e 22 marzo 2025 a Napoli)

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