Welfare

Giustizia: MDC, stangata su cause giudice di pace

Lo prevede la Finanziaria. Dal primo gennaio per le cause di valore inferiore a 1100 euro, almeno 300 euro di spese

di Francesco Agresti

Accesso alla giustizia limitato a causa della maxi stangata giudiziaria prevista dalla Finanziaria. Dal primo gennaio i ricorsi davanti al giudice di pace di importo inferiore ai 1.100 euro, precedentemente esentati dal pagamento del contributo unificato, non saranno più esenti ma costeranno almeno 300 euro. ?Il comma 307 della Legge Finanziaria?, denuncia il Movimento Difesa dei Consumatori, ?impone un contributo unificato di 30 euro anche per le cause di valore inferiore a 1.100 euro, per le quali è prevista la possibilità di ottenere il giudizio di equità davanti al giudice di pace, a cui il cittadino può accedere personalmente senza l?assistenza di un legale?. ?A questi 30 euro?, prosegue l?associazione, ?vanno aggiunti anche i costi per le notifiche e le spese di registrazione, che ammontano almeno a 250 euro. I procedimenti davanti al giudice di pace fino al 2004 erano esenti da tutti questi balzelli, che renderanno più difficile e più costoso il ricorso a questo tipo di giudizi? ?Questi costi scoraggiano il ricorso alla giustizia per i ceti medio bassi, che non possono accedere al patrocinio gratuito ma non hanno la possibilità economica di rivolgersi ad un legale per tutelare i propri diritti?, commenta il presidente del Movimento Difesa del Cittadino Antonio Longo. ?La gratuità dell?accesso al giudice di pace rispondeva a questa esigenza di assicurare la giustizia senza costi per il cittadino. Tutto questo adesso non sarà più possibile?. Aumenti, infine, anche per i contributi unificati per le cause di valore superiore a 1.100 euro per cui erano già previste le spese di registrazione e di notifica.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA