Non profit

Aziende. Partita una mobilitazione a tutto campo. Ecco le società per buone azioni

Dai telefoni agli alimentari, dalle carte di credito all’industria dell’intrattenimento, il business si dà da fare.

di Ida Cappiello

Siamo, probabilmente, solo all?inizio di tutto ciò che le aziende italiane metteranno in campo a favore del Sud-Est asiatico: complice il periodo festivo, infatti, molte non hanno avuto il tempo di mettere in piedi iniziative strutturate. È il caso, ad esempio, di Sodalitas, l?associazione legata ad Assolombarda, che sta progettando un?iniziativa di matchgiving (donazioni collegate a quelle dei dipendenti) condivisa da tutti gli associati. Chi si è già mosso l?ha fatto in due modi: con donazioni dirette o mettendo a disposizione la propria struttura. Granarolo ha stanziato un contributo straordinario di 30mila euro a favore di Medici senza frontiere (da tempo partner dell?azienda bolognese), deliberato il 29 dicembre e destinato ai primi soccorsi sanitari soprattutto a Sumatra, epicentro del sisma. Vodafone è intervenuta a livello internazionale attraverso la Fondazione Vodafone, che ha donato 1 milione di sterline, di cui 250mila alla Croce Rossa internazionale, 100mila a Telecoms Sans Frontiers e Map Action, 650mila a Disaster Emergency Committee. Anche al cinema Cartasì, che comprende i circuiti Visa e Mastercard, ha messo a disposizione tre numeri verdi «attivati tutti nello stesso giorno, il 27 dicembre, con centinaia di linee dedicate», sottolinea la responsabile comunicazione, Beatrice Pierotti. Le sottoscrizioni sostenute sono Un aiuto subito di Corsera e Tg5, che al 4 gennaio aveva raccolto 3 milioni e 514mila euro, più 155mila donati online; Sos Solidarietà di Sole 24Ore e Radio24, che aveva raggiunto 39mila euro; infine l?iniziativa del Comune di Bologna, Caritas diocesana e Carisbo. Solo per Un aiuto subito è possibile donare anche ai titolari di carte American Express, grazie a un accordo interbancario. Cartasì sostiene tutti i costi del collegamento telefonico. Infine, conclude la Pierotti, «la valuta per le somme donate è zero, ovvero i soldi arrivano in tempo reale ai beneficiari». I gestori di sale cinematografiche aderenti all?Anec e all?Anem, in collaborazione con i distributori dell?Unidim, il 13 gennaio devolveranno a beneficio di Unicef Italia un euro per ogni biglietto venduto. Le sale che partecipano all?iniziativa esibiranno una locandina con un messaggio informativo per il pubblico. Non dimentichiamo, infine, l?impegno delle piccole e medie imprese, che partecipano alla gara di solidarietà lontano dai riflettori. Un esempio per tutti è la Farco, azienda bresciana attiva nei sistemi di sicurezza, che ha promosso la raccolta fondi tra i dipendenti nei giorni immediatamente successivi al maremoto.

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