Famiglia

Onu: appello per crisi dimenticate

La generosita' internazionale non deve limitarsi alle vittime dello tsunami in Asia; nel mondo quasi 30 milioni di persone hanno disperatamente bisogno d'aiuto, ha affermato oggi un responsabile del

di Paul Ricard

La generosita’ internazionale non deve limitarsi alle vittime dello tsunami in Asia; nel mondo quasi 30 milioni di persone hanno disperatamente bisogno d’aiuto, ha affermato oggi a Ginevra un responsabile dell’Onu evocando l’esempio delle vittime ‘dimenticate’ del Congo, dove mille persone al giorno continuano a morire, in particolare di malattie evitabili. Le Nazioni Unite hanno chiesto un totale di 1,7 miliardi di dollari destinati a finanziare le attivita’ umanitarie nel 2005 in favore di 26 milioni di persone vittime di 14 crisi umanitarie, ha ricordato il coordinatore dell’Onu per gli aiuti umanitari, Jan Egeland incontrando la stampa a poche ore dall’apertura a Ginevra di una conferenza ministeriale sugli aiuti alle vittime dello tsunami del 26 dicembre scorso. Tale somma, puo’ e deve giungere nelle casse dell’Onu, ha aggiunto Egeland deplorando che per il 2004 solo un terzo dei fondi richiesti dalle Nazioni Unite siano stati effettivamente versati dai Paesi donatori. ”Ci sono crisi piu’ popolari di altre, ma la generosita’ senza precedenti per le vittime dello tsunami deve diventare la norma per ogni crisi ed ogni appello”, ha aggiunto Egeland. ”Spero che il 2005 sara’ il primo anno in cui la comunita’ internazionale coprira’ interamente l’appello di fondi dell’Onu”, ha aggiunto. ”Non esiste migliore investimento – ha insistito – con 10 milioni di dollari, si possono vaccinare 12 milioni di bambini nel mondo contro il morbillo”. Nel pomeriggio, il responsabile dell’Onu presiedera’ una riunione dei paesi donatori per fare il punto sui soccorsi alle vittime del terremoto e maremoto che hanno devastato i paesi asiatici. Vi partecipano oltre 250 rappresentanti dei Paasi colpiti, dei governi donatori e di organizzazioni umanitarie. Per l’Italia, il Sottosegretario agli esteri Roberto Antonione. Presenti inoltre tra gli altri il ministro degli esteri svizzero, signora Micheline Calmy Rey, il responsabile dell’Agenzia americana per lo sviluppo Andrew Natsios, il Segretario di Stato francese agli esteri, Renaud Muselier, il ministro britannico per lo sviluppo Hilary Benn ed il segretario di Stato tedesco Kerstin Mueller. Lo scorso 6 gennaio, in una prima riunione sugli aiuti internazionali del dopo-tsunami, il Segretario generale dell’Onu Kofi Annan ha rivolto un appello di fondi per 977 milioni di dollari per gli interventi nei prossimi sei mesi. Le promesse di aiuti – secondo le stime – gia’ superano i quattro miliardi.

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