Salute

Sindrome del lunedì: come superarla

Il segreto sta nel non esagerare con il rilassamento domenicale

di Redazione

Ciò che rende tanto duro il lunedì è il frequente e diffuso senso di intontimento. Secondo i ricercatori, la causa sta nel repentino cambio di abitudini a cui ci siamo sottoposti nel weekend. “Nel fine settimana – spiega la psicoterapeuta Daniela parafante – molti tendono a fare più tardi la notte e a dormire più a lungo il mattino, rispetto agli altri giorni della settimana. Questo può aiutarti a recuperare un po’ di riposo, ma potrebbe avere effetti pericolosi sul tuo orologio corporeo. Può equivalere, in alcuni casi, al jet lag”. Il modo più facile per non fare saltare il proprio orologio biologico è attenersi allo stesso orario che segui nei giorni lavorativi. Certo che qualche concessione alla trasgressione va fatta, ma la domenica bisognerebbe non svegliarsi non più di un’ora dopo il solito orario e al massimo, e se si è ancora stanchi, ci si può concedere un riposino pomeridiano. Non è una buona idea evitare il problema lavorando il sabato e la domenica. Alcune ricerche condotte in Gran Bretagna sui medici in servizio il weekend in ospedale hanno scoperto che quelli di guardia durante il fine settimana il lunedì hanno meno energie di tutti. Il concetto fondamentale è che chi lavora durante il fine settimana si considera inconsciamente sfruttato dalla società e il lunedì oltre al danno subisce la beffa. Semplice meccanismo psicologico che si può riassumere così: rispetto ad inveterati miti sociali non serve essere più realisti del re. Un’altra causa dell’insonnia che colpisce la domenica notte e conseguentemente provoca l’intontimento il lunedì mattina, sono le cattive abitudini alimentari. Niente cibi piccanti che aumentano la temperatura corporea: meglio la solita fettina accompagnata da un bel bicchiere di latte. La carne e i prodotti caseari contengono il triptofano, un aminoacido indispensabile alla formazione della serotonina, ormone importante per fare sonni tranquilli. Inoltre, recenti studi sostengono che l’insidia peggiore potrebbe celarsi proprio alla fine della giornata, quando subentra il rilassamento.


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