Cultura

Papa: Vita, pane, pace e libertà, le sfide 2005

Difesa della vita e della famiglia. Pane ''per tutti gli abitanti della terra''. Pace ''bene sommo e sogno di tutte le generazioni''. ''Liberta''' in particolare quella ''religiosa''.

di Paul Ricard

Difesa della vita, cioe’ anche dell’embrione e della famiglia. Pane ”per tutti gli abitanti della terra”. Pace ”bene sommo e sogno di tutte le generazioni”. ”Liberta”’ in particolare quella ”religiosa”. Sono le quattro ”sfide” che il Papa indica all’umanita’ per il 2005, nel suo discorso al corpo diplomatico presso la Santa Sede. Giovanni Paolo II ha voluto indicare agli ambasciatori le quattro ”sfide” perche’ esse vengano considerate anche ”nei rapporti internazionali”. La ”prima”, ha indicato, e’ quella della ”vita” e ”lo Stato ha come suo compito primario proprio la tutela e la promozione della vita umana”. Per questo ha riproposto la nota ”posizione della Chiesa” su ”aborto, procreazione assistita”, staminali e clonazione. Ribadita la difesa dell’embrione e della famiglia, papa Wojtyla ha indicato la ”seconda sfida, quella del pane”: ”I dati sulla fame nel mondo – ha osservato – sono drammatici: centinaia di milioni di esseri umani soffrono gravemente di denutrizione e ogni anno milioni di bambini muoiono per la fame o per le sue conseguenze”. E’ quindi necessaria ”una ampia mobilitazione morale dell’opinione pubblica, ed ancor piu’ dei responsabili politici, soprattutto di quei paesi che hanno raggiunto uno standard di vita soddisfacente o florido”, nella ottica della ”destinazione universale dei beni della terra”. Terza sfida e’ quella della pace: ”Come vincere”, si e’ chiesto il Papa, i ”conflitti armati” tra stati, etnie e gruppi ”che da un estremo all’altro del globo causano innumerevoli vittime innocenti e sono fonti di tanti altri mali”?. La ”societa’ internazionale – ha ricordato – dispone di strumenti per garantire la pace o per riportare ad essa” e ”la grande sfida della pace puo’ essere vinta”. E qui il Papa ha citato l’Africa – con le recenti iniziative dell’Unione Africana e dell’Onu per Darfur e Grandi Laghi – e il Medio oriente, dove pare aprirsi ”uno sbocco politico verso il dialogo e il negoziato”. Infine il discorso del Papa ha accennato alla sfida della liberta’, tema che gli sta caro ”per la storia stessa – ha detto – del popolo da cui provengo”. Dopo aver osservato che la liberta’ e’ anzitutto liberta’ dell’individuo, il Papa ha aggiunto che ”nel nucleo piu’ intimo della liberta’ umana e’ la liberta’ religiosa, perche’ questa e’ relativa al rapporto piu’ essenziale dell’uomo, quello con Dio”. In molti stati tale liberta’, ”resta un diritto non sufficientemente o non adeguatamente riconosciuto” e papa Wojtyla ha rivolto un ”appello” per la ”protezione e tutela giuridica” della liberta’ religiosa.


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