Welfare

A Londra il quartier generale, nel mondo un milione di soci

Un'organizzazione complessa, studiata alla perfezione per stanare tutte le violazioni della libertà. Per questo ci sono 6000 gruppi attivi in ben 162 paesi

di Redazione

Quello che così profondamente mi turbò, quando vennero incarcerati quei due ora ormai leggendari studenti portoghesi, fu il fatto che il reato da loro commesso era consistito semplicemente nell’aver pronunciato la parola “libertà”. Per quanto mi riguardava era la libertà quello di cui Amnesty International si sarebbe occupata». Queste parole, pronunciate dall’avvocato inglese Peter Benenson che il 28 maggio 1961, con un articolo comparso sui principali giornali del mondo, fondò di fatto quello che sarebbe diventato uno dei più importanti movimenti internazionali con più di un milione di soci e presente in ben 162 paesi con 6000 gruppi attivi, ci permettono di comprendere quale sia l’ideale ispiratore che anima ancora oggi, dopo 40 anni, gli attivisti di Amnesty International. Il mondo ha udito, troppo spesso, rapporti sul dolore e la degradazione inflitta a singole persone da autorità di Stato che disapprovavano le loro opinioni: in molti periodi storici e in diverse parti del mondo persone influenti hanno fatto arrestare i loro oppositori, inscenando processi farsa, condannando innocenti, torturando e giustiziando prigionieri, obbligando persone a fuggire dalle proprie abitazioni e nazioni per cercare un posto sicuro. Simili orrori accadono anche oggi ed è per lottare contro tutto ciò che è nata e continua ad agire Amnesty International, un movimento mondiale composto di persone che operano affinché quei Diritti Umani, pomposamente enunciati e sottoscritti dall’Assemblea Generale dell’Onu il 10 dicembre 1948, non rimangano solo una dichiarazione d’intenti, quotidianamente disattesa da governi di ogni tipo. Per agire efficacemente necessita di una struttura organizzativa molto complessa. Il movimento ha un nucleo operativo nel Segretariato Internazionale di Londra del quale fanno parte circa 350 ricercatori, provenienti da oltre 50 Paesi, ripartiti per aree geografiche, che provvedono alla valutazione delle informazioni che raccolgono o ricevono sulle violazioni dei diritti umani e all’elaborazione di azioni adeguate per contrastarle a breve, medio e lungo termine. I ricercatori svolgono tra l’altro periodicamente visite nei Paesi per verificare le informazioni, assistere a processi, incontrare i rappresentanti dei governi. Solo nel corso del 1996 sono state effettuate dal Segretariato 157 missioni alla ricerca di specifiche violazioni di diritti umani, per l’assistenza ai prigionieri durante procedimenti legali, colloqui con i governi sulla situazione dei diritti umani e le preoccupazioni di Amnesty nelle varie regioni, la partecipazione a meeting intergovernativi. Le Sezioni Nazionali partecipano alle campagne su singoli Paesi o su temi previsti dal mandato che il Segretariato ritiene in quel momento necessari di una risposta da parte del movimento. Ai gruppi locali vengono invece affidati continuativamente e direttamente casi di singoli o più prigionieri di coscienza, di condannati a morte o di persone scomparse per i quali chiedere il rilascio, il termine delle torture o la non applicazione della condanna a morte. Per coordinare e organizzare l’attività delle Sezioni Nazionali vi è poi lo staff i cui membri, sotto la direzione del Consiglio Nazionale, curano per esempio la gestione dell’archivio soci, i rapporti con la stampa, le iniziative nazionali di raccolta fondi, la produzione di materiale promozionale, i notiziari per i soci e tutto quanto necessario a un lavoro continuativo ed efficiente. A livello nazionale, poi, il lavoro sui vari Paesi viene organizzato da Coordinamenti specializzati su determinate aree geografiche che oltre a essere gli interlocutori diretti con i ricercatori del Segretariato, sono il riferimento diretto per il lavoro dei gruppi locali che fanno parte delle diverse Circoscrizioni regionali, che hanno il compito di raccordare l’attività dei gruppi locali con le linee strategiche d’azione fornite dal Consiglio Nazionale. Amnesty è una macchina complessa che permette di impegnarsi secondo i propri tempi e interessi, non dimenticando mai che proprio perché «tutti gli esseri umani nascono liberi», «nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato». (risoluzione Onu 217, 1948). Info: Chi volesse partecipare alle attività di Amnesty, può rivolgersi allo 06/44901 o contattare la sede della propria regione. Gli indirizzi delle sedi si possono trovare sul sito www.amnesty.it


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA