Welfare

Villa Maraini, indagati 6 responsabili del “progetto carcere”

La procura di Roma ha aperto un fascicolo: l'ipotesi di reato è di concussione o estorsione nei confronti degli ospiti

di Redazione

Da Il Messaggero di venerdì 7 gennaio. Detenuti tossicodipendenti, cui veniva concessa l’opportunità di scontare la pena lontano dal carcere per favorirne la reintegrazione nella società, sarebbero stati costretti a pagare fino a quattro mila euro dietro la minaccia di tornare in cella. La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta sul “Progetto Carcere” della Fondazione Villa Maraini, che si occupa del recupero dei detenuti tossicodipendenti. Finora sono finiti nel registro degli indagati sei responsabili del Progetto. L’ipotesi di reato è di concussione o estorsione. L’inchiesta, condotta dal pubblico ministero Marcello Cascini, dovrà accertare se gli indagati abbiano costretto i detenuti tossicodipendenti a pagare grosse somme di denaro, minacciandoli in caso contrario di chiedere la revoca della disponibilità ad ospitarli nella struttura. Una revoca che avrebbe significato il ritorno in carcere. Le somme che sarebbero state chieste dagli indagati, oscillerebbero tra i 2 mila e i 4 mila euro. I fatti sui quali stanno al momento indagando gli inquirenti, sarebbero avvenuti nel tra il 2003 e il 2004. Tuttavia, la verifica dell’attendibilità delle testimonianze raccolte è uno dei propositi dell’inchiesta. Infatti, gli inquirenti non escludono la possibilità che si tratti di detenuti allontanati dalla struttura intenzionati a vendicarsi.


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