Volontariato

Thailandia, missionario del Pime: “aiuti tardano ad arrivare”

Il Pime di Milano, che lavora da quasi un secolo nei Paesi colpiti, ha attivato una raccolta fondi

di Emanuela Citterio

“Gli aiuti come al solito tardano ad arrivare. A Krabi dove sono morti 597 persone i cadaveri son ancora accatastati in un capannone e già si sente tanto odore in citta”. Così riferisce dalla Thailandia un missionario del Pime, padre Adriano Pelosin. Dal 1978 nel Paese asiatico, il missionario italiano si occupa dei bambini orfani e ammalati di aids a Bangkok e con la comunità locale ha creato case famiglie che si occupano di loro. “Io e tutti i bambini che seguiamo stiamo bene” dice.

Circa il sud del Paese e i “bambini rubati”, il missionario dice di non averne per ora notizia: “il parroco di Krabi, Padre Ponchai dell’ordine degli Stigmatini, con cui sono in contatto,  mi diceva che non c’é compra vendida di orfani come si sente dire in India. A Krabi ci sono 61 orfani di papà e mamma, 40 bambini che hanno perso il padre e 17 bambini hanno perso la madre”. “A Suratani, presso la sede vescovile dell’unica diocesi cattolica del sud della Tahailandia il vescovo mons. Pratan ha constituito il centro per gli aiuti”, continua il missionario.

Da Bangkok, dove ha sede il gruppo di volontari coordinato da padre Pelosin, diverse persone si sono attivate per partire e dare una mano nel sud del loro stesso Paese. “Un gruppo di nostri  giovani volontari è partito assieme a suor Angela Bertelli delle Missonarie Saveriane per Suratani. Suor Angela e i nostri volontari risiederanno nel centro pastorale della diocesi e si occuperanno principalmente degli orfani oltre che ad assitere i  feriti e gli ammalati negli ospedali. I nosti giovani si daranno turni di un gruppo alla settimana per non perdere troppo tempo di scuola”.

L’istituto a cui appartiene padre Adriano Pelosin, il Pime, da oltre un secolo opera in India, Myanmar, Thailandia e Bangladesh. La sede di Milano (tel. 02.438201) ha attivato dall’Italia una campagna di solidarietà per le vittime del maremoto.
Il Pime interverrà direttamente sul posto e insieme alle Chiese locali. In particolare, per quanto riguarda l?India, l?aiuto si dirigerà immediatamente al ?Nirmala Hospital? di Karinkal, nel Tamil Nadu (India del Sud), gestito dalle Missionarie dell?Immacolata (PIME), che è l?unica struttura sanitaria rimasta attiva nella vasta zona.

In un comunicato il Pime si impegna a “rendere noti i risultati dell?iniziativa e gli ambiti di intervento”.

Chi desidera effettuare un versamento a sostegno delle popolazioni colpite dal maremoto può utilizzare uno di questi strumenti:
specificando la causale: Emergenza maremoto Asia S 100:

* c/c postale n. 39208202 intestato a PIMEDIT Onlus Via Mosè Bianchi, 94 ? 20148 MILANO
* assegno bancario o circolare, oppure vaglia postale a: PIMEDIT Onlus, Via Mosè Bianchi, 94 ? 20148 MILANO
* bonifico bancario sul c/c 5733 intestato a PIMEDIT Onlus Via Mosè Bianchi, 94 MILANO ? presso Credito Artigiano Sede, P.za S. Fedele, Milano (ABI 3512, CAB 01601, CIN N), inviando poi copia dell?avvenuto bonifico via fax al numero 02 4695193

Per ulteriori informazioni: Centro Missionario Pime Milano: telefono: 02-43822.1 E-mail: uam@pimemilano.com; progetti@pimemilano.com; pimemilano2@pime.org
Siti Internet: www.pimemilano.com

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.