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Maremoto Asia: bilancio provvisiorio conta oltre 55mila vittime

Una scheda paese per paese

di Paul Ricard

Il bilancio complessivo, tuttora provvisorio, delle vittime del maremoto che ha colpito il Sud-est asiatico (comprese le vittime in Somalia) è di oltre 55.000 morti. Otto Paesi asiatici e tre africani sono stati investiti da onde-tsunami causate dalla scossa di magnitudo 9,0 della scala Richter, registrata l’altro ieri al largo dell’isola indonesiana di Sumatra. Questa mattina nuove scosse tra i 4,4 e 5,4 gradi Richter di magnitudo hanno colpito le isole Andaman e Nicobar.

SRI LANKA: almeno 18.706 le vittime, 16.000 nelle zone controllate dal governo, 2.000 nelle zone controllate dai ribelli Tamil. Più di un milione gli sfollati.

INDIA: si stima che siano circa 7.500 le vittime, di cui 3.000 solo nelle isole Andaman e Nicobar. Oltre 3.000 persone sono decedute nello stato meridionale Tamil Nadu;

INDONESIA: è salito a 27.174 il numero dei morti accertati finora. Distrutte le città e i villaggi più vicini all’epicentro del sisma; la provincia di Aceh, nel nord dell’isola di Sumatra, è quella più colpita.

THAILANDIA: sono almeno 1.439 le vittime accertate finora. Le autorità hanno riferito di 8.432 feriti e 1.200 dispersi.

MALAYSIA: almeno 65 vittime, più di 220 feriti, oltre 100 i dispersi nella sola isola di Penang, sulla costa nordoccidentale.

BANGLADESH – Almeno 2 bambini morti.

MALDIVE: almeno 52 morti confermati.

MYANMAR: Almeno 90 le vittime accertate.

SOMALIA: 110 vittime, in prevalenza pescatori. Sommersi dalla acque interi villaggi e paesi sulle coste centrali e nordorientali della Somalia.

TANZANIA: 10 le vittime accertate.

KENYA: un morto.

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