Mondo

Allawi accusa la Siria: appoggiate il terrorismo

Il premier iracheno ha avvertito Assad: "le ripercussioni di qualsiasi sconvolgimento in Iraq non si fermeranno al confine''

di Paolo Manzo

Il premier iracheno Iyad Allawi ha inviato un messaggio al presidente siriano Bashar al-Assad con le prove del fatto che Damasco offre rifugio ai terroristi che operano in Iraq. Lo ha rivelato lo stesso Allawi in un’intervista al quotidiano giordano ”Al-Rai”, in cui spiega che al messaggio sono state ”allegate le confessioni di terroristi” che proverebbero questi legami. ”Ho chiesto alla Siria – aggiunge – di aiutarci a fermare gli atti terroristici che partono dal suo territorio, precisando che le ripercussioni di qualsiasi sconvolgimento in Iraq non si fermeranno al confine”. Ma le rivelazioni più scottanti riguardo ai presunti legami tra Damasco e la guerriglia irachena sono state fatte dall’ambasciatore iracheno in Siria in un’intervista pubblicata oggi dal Times. Secondo Hassan Allawi infatti il governo iracheno è in possesso di fotografie che ritraggono ufficiali siriani insieme ad esponenti della guerriglia che sono stati catturati il mese scorso a Fallujah. Ed Allawi ha fatto riferimento a queste foto nella sua lettera al presidente Assad, spiega ancora il diplomatico: ” ha detto di avere queste fotografie ma di non volerle rendere pubbliche, nonostante le pressioni ricevute dagli americani per farlo”. Le foto in questione sarebbero state in possesso del leader di un gruppo formato da ex agenti del servizio di intelligence baathista. Una di esse mostra un guerrigliero, che il Times identifica come Moayed Ahmed Yasseen, noto anche come Abu Ahmed, arrestato a metà novembre a Fallujah, accanto ad un alto ufficiale siriano. L’ambasciatore iracheno sostiene che subito dopo la caduta del regime di Saddam vi è stata una vera e propria ”invasione Baathista della Siria” che minaccia la stessa tenuta del governo di Damasco. ”E’ sconvolgente, hanno rubato il nostro oro e le nostre banche e sono venuti qui in Siria, hanno fondi per continuare a combattere per altri 30 anni” ha aggiunto. Anche Allawi, nell’intervista pubblicata sul giornale giordano, esprime la convinzione che in Siria vi siano uomini del deposto regime che ”sfruttano la loro presenza nel paese per creare instabilità in Iraq”. Nonostante questo, il governo iracheno ”mantiene stretti legami con la Siria”, conclude il premier ricordando di aver incontrato Assad che ”ha mostrato responsabilità nell’accettare la creazione di una commissione congiunta iracheno-siriana per il controllo dei confini comuni”.


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