Famiglia
“Quelli che il micro…” sono anche in Italia
Nasce oggi ufficialmente a Cremona il club italiano di bambini e adolescenti diabetici
Nasce oggi ufficialmente a Cremona il club italiano di bambini e adolescenti ?Quelli che? il micro?. Per fare parte di questo club ?esclusivo?, il primo assoluto in Italia nel suo genere, basta essere diabetici, possibilmente under 20, e intenzionati a diventare la prima generazione all?avanguardia sui progressi tecnologici della terapia. Seguendo, con intelligenza, il modello americano.
Nasce oggi a Castelvetro Piacentino a pochi chilometri da Cremona, grazie all?Associazione italiana Associazione Aiuto Giovani Diabetici (Aagd) di Milano, il club ?Quelli che ?il micro?. Si riuniscono per la prima volta 30 ragazzi dai 4 ai 20 anni, diabetici di tipo I e quindi insulino-dipendenti, interessati a far parte di un progetto pilota che ha come obiettivo l?informazione e la formazione alle nuove frontiere della cura del diabete.
Micro, come microinfusore, la migliore terapia possibile per i diabetici insulino-dipendenti; Quelli che ? come l?incipit di una nota trasmissione televisiva sul calcio. Il primo club italiano di bambini e adolescenti diabetici ?Quelli che..il micro? nasce proprio da questi due ingredienti calcio e tecnologia.
A inizio di quest?anno, infatti, una rappresentativa americana di giovani giocatori di calcio diabetici è venuta a sfidare una squadra tutta italiana di ragazzi anch?essi diabetici. Risultato America batte Italia ai rigori E grande ammirazione degli italiani per gli avversari bravi a tirar i calci al pallone ma anche a tenere a bada la propria glicemia, grazie a microinfusori di ultima generazione, che i ragazzi americani programmavano con divertita facilità.
?Al ritorno da questa esperienza i ragazzi sempre attratti dalla tecnologia hanno sollecitato molto me e alcuni colleghi per avere più informazioni possibili sui microinfusori ed è così che è nata l?idea del club? spiega Andrea Scaramuzza diabetologo dell?Azienda Carlo Poma di Mantova consulente dell?Associazione per l?Aiuto ai Giovani Diabetici di Milano e promotore di questa iniziativa.
Sono oltre 20mila i bambini in Italia che soffrono di diabete. In Lombardia ogni anno sono registrati 7 nuovi casi ogni 100.000 abitanti dagli 0 ai 14 anni di diabete tipo I, insulino-dipendente. Al momento solo 1,2% dei bambini diabetici è trattato con un microinfusore contro il 4% della media europea e quasi il 13% della media americana.
Lo scopo del club non è solo quello di creare momenti di condivisione e scambio di esperienze ma quello ben più impegnativo della nascita di una generazione di ragazzi diabetici all?avanguardia informati sulla loro condizione e su tutte le novità terapeutiche nazionali e internazionali (dall? ?alta tecnologia? dei microinfusori alle notizie dal mondo della ricerca).
?Inizieremo simbolicamente questa avventura con una cena ?normale? a base dei prodotti tipici del luogo, ossia torta fritta e salumi e torta fritta e crema di cioccolato, e daremo così il via ai primi confronti sulla gestione della glicemia? spiega Scaramuzza. I ragazzi del club riceveranno poi una newsletter quindicinale con tutte le novità nazionali e internazionali. Saranno, inoltre, periodicamente organizzati incontri non solo ?fisici?, ma anche ?virtuali?; grazie a una chat, infatti, che sarà ospitata in un primo periodo sul sito di Progetto Diabete (www.progettodiabete.org), i ragazzi potranno condividere esperienze, ansie, successi e chiedere consigli medici. ?In paesi all?avanguardia come gli Stati Uniti, internet, grazie a chat, forum e blog, è considerato dai ragazzi diabetici il mezzo per eccellenza con cui condividere ogni giorno esperienze e informazioni? sottolinea Scaramuzza
?Speriamo che sia solo l?inizio di una lunga e bella avventura che possa arricchire i piccoli pazienti, le loro famiglie e sicuramente anche noi medici e che da questo piccolo nucleo nasca una nuova generazione italiana di pazienti all?avanguardia nella lotta contro il diabete?.
Per avere maggior informazioni su questo club, e per sapere come entrare a farne parte ricevendo la newsletter informazioni sugli incontri programmati e sulle nuove iniziative ci si può rivolgere direttamente a Andrea Scaramuzza contattandolo all?indirizzo a.scaramuzza@cwdmail.com
Ma cos?è il micorinfusore?
Si tratta di un piccolo computer, di forma generalmente rettangolare, munito di una siringa che si carica con insulina ultra-rapida.
Le dimensioni degli ultimi modelli sono estremamente ridotte (come quelle di un pacchetto di fazzoletti), sono colorati e leggeri (circa 100 grammi). Alcuni modelli si possono controllare con un telecomando e permettono di essere programmati senza necessità di estrarre il microinfusore dalla custodia o dai vestiti.
Il microinfusore viene generalmente indossato legato alla cintura o posizionato in tasca, consentendo così l?infusione di insulina nell?addome tramite il set d?infusione.
Programmando il dispositivo esso è in grado di rilasciare nell?arco delle 24 ore, in modo automatico, piccole quantità di insulina per soddisfare le esigenze metaboliche a digiuno. In corrispondenza dei pasti il microinfusore, su richiesta del paziente, rilascia una maggiore quantità di insulina (dose bolo) per far fronte alle esigenze alimentari, variabile anche in base al tipo di pasto.
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