Volontariato

Imprese del Nord Ovest: in salute ma senza buona governance

E' il quadro che emerge dalla quarta indagine sulle imprese piu' vitali oggi in Italia, fotografate da Unioncamere e Mediobanca.

di Redazione

Costituite mediamente trent’anni fa e guidate da maturi capitani d’impresa, le 1.655 medie imprese industriali del Nord Ovest rappresentano ben il 42,6% delle medie impresa manifatturiere italiane, incidono per il 14% sul valore aggiunto dell’industria dell’Italia Nord Occidentale, ma non pensano alla quotazione in Borsa: solo in 15, infatti, hanno fatto capolino in Piazza Affari. E’ questo il quadro che emerge dalla quarta indagine sulle imprese piu’ vitali oggi in Italia, fotografate da Unioncamere e Mediobanca. ”Dallo studio – ha sottolineato il presidente di Mediobanca, Gabriele Galateri di Genola – emerge un gruppo numeroso di aziende che sta cambiando pelle e che si muove verso una dimensione piu’ grande e meno nazionale. Noi pensiamo che su queste basi sia possibile lavorare per sostenere lo sviluppo verso strutture organizzative, ove la modernita’ non implica la rinuncia al modello familiare, ma la costituzione di un assetto di governance molto vicino a quello delle imprese a proprieta’ diffusa. Un assetto che possa rafforzare l’elemento professionale della gestione, e consentire, ove necessario, la raccolta sul mercato dei capitali a lungo termine necessari alla crescita”. L’indagine ha rilevato, in particolare, che tra il 1996 e il 2001 la crescita piu’ consistente e’ stata quella delle 30 medie imprese liguri, che hanno incrementato del 52,1% il proprio fatturato, del 134,9% le esportazioni, del 62,3% il valore aggiunto e del 12% il numero dei dipendenti. Le 385 imprese del Piemonte e della Valle d’Aosta hanno, invece, accresciuto il fatturato del 39,8%, le esportazioni del 50,4%, il valore aggiunto del 28% e i dipendenti del 12,9%. In Lombardia, dove ha sede il 74,9% delle medie imprese manifatturiere, il fatturato delle medesime e’ salito del 30,5%, l’esport del 36,1%, il valore aggiu to del 22,8%, i diepndenti del 10%. Nell’ultimo triennio, 2001-2003 si stima che le medie imprese italiane abbiamo proeseguito il gia’ positivo aumento di valore aggiunto registrato nel triennio precedente, con uno sviluppo del 5,3% che si confronta con il -6,6% delle grandi imprese dell’industria di base e con il -0,2% delle altre grandi imprese industriali. Nel 2003 la reddittivita’ delle medie imprese e’ rimasta soddisfacente, pur scontando una flessione dei profitti per sostenere il livello del fatturato. Infine, nei primi mesi del 2004 si evidenzia una ripresa, messa pero’ seriamente in forse dal forte e crescente apprezzamento dell’euro.


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