Mondo
L’open source conquista l’Argentina
Proprio dove il liberismo selvaggio ha fatto i danni maggiori, nasce uno spirito di cooperazione economicamente vincente
di Giulio Leben
Più del quaranta per cento delle aziende argentine usa software open. E fra queste, soltanto il 7% lavora con programmi che fanno capo a grandi software houses come Novell o Red Hat, mentre la maggioranza della parte rimanente preferisce sviluppare software al proprio interno o rivolgersi a terzi indipendenti.” Sono le parole del direttore di Trends Consulting, Raul Bauer.
La notizia, riportata dal giornale locale “El Cronista“, e segnalata da Zeusnews, parla di una quota sempre maggiore di software libero e open source all’interno delle società private argentine: il 42% lo sta già usando e il 4% lo sta testando.
I dati scaturiscono da uno studio della prima metà del 2004 tra 115 compagnie. Delle società che hanno provato GNU-Linux, il 4,5% progetta di migrare al pinguino a breve e con tutti i sistemi aziendali, il 16% progetta di adottarlo soltanto per i nuovi programmi, e il 79,5% ha deciso di analizzare ogni nuova applicazione caso per caso.
GNU-Linux è il sistema operativo che cresce più velocemente nel mondo, con un tasso di crescita annuo del 60% in America Latina, secondo le statistiche dalla società di consulenza internazionale IDC. Inutile dire che questi dati contrastano con le illazioni che provengono da Redmond.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.