Economia

Dipendenti delle coop sociali, si cambia. Salario convenzionale addio.

Un accordo siglato con i sindacati supera il regime attuale e si avvia verso il riallineamento dell’imponibile alla retribuzione effettiva.

di Francesco Agresti

Superamento graduale dal regime del salario convenzionale, riconoscimento della facoltà per le coop sociali di accorciare i tempi e adeguare i contributi versati anche prima delle scadenze e salvaguardia dei contributi già versati sulla base delle retribuzioni effettive. Questi i punti principali dell?accordo sottoscritto lo scorso 17 novembre dalle associazioni del movimento cooperativo che rappresentano la cooperazione sociale – Agci Solidarietà, Ancst Legacoop e Federsolidarietà Confcooperative – con le organizzazioni sindacali. L?intesa interessa i soci lavoratori delle cooperative sociali di tipo A. «Con l?accordo del 17 novembre», spiega Massimo Giusti, responsabile relazioni sindacali di Federsolidarietà-Confcooperative, «abbiamo dato seguito a quanto previsto nel contratto collettivo nazionale siglato lo scorso 26 maggio. In quell?occasione avevamo assunto l?impegno di costituire, entro la fine del 2004, a una commissione che definisse una soluzione graduale per il superamento di questo regime. «L?intesa raggiunta nei giorni scorsi», prosegue Giusti, «prevede che dal 1° gennaio 2006 vi sia un aumento del 30% della retribuzione imponibile ai fini contributivi calcolata sulla differenza tra il salario medio convenzionale e il minimo contrattuale giornaliero previsto dal contratto collettivo. Dal 1° gennaio 2007 l?aumento sarà del 60% e dal 2008 il reddito imponibile ai fini contributivi dovrà essere quello della retribuzione effettivamente corrisposta». Oltre al graduale riallineamento al salario effettivo, l?accordo prevede, inoltre, la possibilità per le cooperative sociali di optare, prima delle scadenze, per il versamento dei contributi dovuti sulla base delle retribuzioni effettive purché non inferiori all?imponibile convenzionale. È stata, infine, prevista una clausola di salvaguardia per tutte quelle cooperative che hanno finora versato i contributi sulla base del salario effettivo. «In alcuni territori in cui è in vigore il regime del salario medio convenzionale», conclude Giusti, «l?Inps non riconosceva il diritto di pagare i contributi più alti e rispediva al mittente il denaro versato in più rispetto a quello dovuto sulla base dei salari convenzionali. Con questa clausola abbiamo invece voluto garantire anche chi aveva già optato per il superamento di questo regime». L?accordo prevede, infatti, che questi contributi «restano acquisiti dalle gestioni e conservano la loro efficacia». Le parti sociali hanno già chiesto un incontro ai rappresentanti del ministero del Welfare che dovrà ora, con un provvedimento dedicato, recepire l?accordo.


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