Welfare

Alzheimer, scoperto enzima antagonista

Gruppo di ricerca nippo-americano ha scoperto in un topo un enzima in grado di scomporre la proteina che sviluppa la grave patologia

di Giampaolo Cerri

Ricercatori giapponesi, in collaborazione con un team americano dell’università di Harvard, hanno individuato un enzima in grado di dissolvere la proteina ritenuta all’origine del morbo di Alzheimer. L’enzima, noto come neprilysin, è stato scoperto dagli scienziati del Riken Brain Science Institute di Wako-shi, grazie all’utilizzo di un topo geneticamente modificato; il loro lo studio, finanziato dal governo nipponico, è pubblicato sull’ultimo numero di “Science”. In pratica, l’enzima scompone la proteina beta-amiloide che, accumulandosi nel cervello, provoca la distruzione delle cellule cerebrali tipica del morbo di Alzheimer. Si tratta di una sorta di ‘spazzino del cervello’, che con la sua azione arresta il morbo. Secondo i ricercatori questa scoperta potrebbe permettere, in futuro, di arrivare a una terapia che rafforzi nei soggetti a rischio l’attivita’ dell’enzima, bloccando il processo distruttivo delle cellule cerebrali, e a test genetici ‘ad hoc’ per i soggetti conprecedenti familiari della malattia. Nello studio il gruppo di Takaomi Saido ha esaminato le reazioni di topi privi di neprilysin, scoprendo cosi’ che questi animali non erano in grado di decomporre la proteina. Un calo nell’attività dell’enzima, forse dovuto all’età, potrebbe essere secondo gli studiosi nipponici la chiave per spiegare lo sviluppo della malattia.


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